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Africa e Affari, febbraio 2014 – Italia africana (copia digitale)

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Italia Africana, antichi legami e nuove politiche a sud del Sahara

La presentazione ufficiale il 30 dicembre, poco prima dei botti di fine anno. Poi due missioni in Africa in poco più di una settimana con quattro paesi toccati: Ghana e Senegal a cavallo dell’Epifania, Sierra Leone e Costa d’Avorio subito dopo. Il ministro degli Esteri Emma Bonino è partito con piede deciso sull’Africa e l’Iniziativa Italia-Africa, lanciata con una presenza di pubblico superiore alle attese, ha confermato un interesse evidente verso un continente spesso dipinto con i vecchi cliché. E l’Iniziativa, per l’appunto, parla di una nuova Africa.

“L’Africa cambia in fretta – ha detto lo scorso 30 dicembre il ministro – e a livello continentale si registrano innegabili progressi nel campo della pace, della sicurezza, della democrazia, del rispetto dei diritti umani. Grandi progressi sono stati compiuti sotto l’aspetto cruciale del consolidamento delle istituzioni e dello stato di diritto, che assicurano oggi una più diffusa tutela delle libertà fondamentali e una più stabile tenuta degli ordinamenti democratici”.

Il punto non è cadere nel tranello opposto, cadere cioè dai luoghi comuni di questi decenni – ovvero di un’Africa attraversata da conflitti e povertà – all’ancora potenziale luogo comune di un’Africa eldorado. Ma, sostanzialmente, è quello di sottolineare i passi avanti compiuti senza dimenticare le zone d’ombra: “L’Africa è il continente che più di altri possiede i presupposti per realizzare una crescita sostenibile – ha aggiunto la Bonino – senza ripetere errori compiuti in passato dalle attuali economie mature o da alcune nuove realtà. Al di là dei progressi permangono tuttavia situazioni di degrado economico, sociale e di sicurezza”.

Di fatto, l’Iniziativa Italia-Africa si presenta come una cornice politica all’interno della quale far rientrare l’insieme delle iniziative portate avanti dal nostro paese in Africa, in ogni ambito. Per questo motivo, l’azione sarà estesa anche ad altri ministeri, oltre a quello degli Esteri, con l’obiettivo di “riaccendere i riflettori dell’Italia sull’Africa”; si lavorerà, insomma, in un’ottica di rilancio dell’operato italiano (Continua su Africa e Affari)

In questo Focus:

  • “Riaccendere i riflettori sull’Africa” Emma Bonino inaugura il nuovo corso
  • La crisi spinge l’Italia oltre il Sahara idrocarburi e costruzioni apripista – una mappa delle aziende italiane in Africa
  • Stiamo offrendo idee e strumenti per uno sviluppo davvero sostenibile – Intervista a Lapo Pistelli (Vice-ministro degli Esteri con delega all’Africa)
  • La marcia in più del ‘sistema’ Italia è la forza morale delle sue iniziative – Intervista a Raffaele De Lutio (Direttore centrale Africa subsahariana del ministero degli Affari Esteri)
  • Dalla cooperazione delegata nuove risorse e più spazi di manovra
  • Lo sviluppo passa dall’informazione e l’Italia deve portare anche le banche – Intervista a Carlos Lopes (Direttore Esecutivo della Commissione Economica per l’Africa delle Nazioni Unite, UNECA)
  • Gli strumenti finanziari che mancano all’Italia – L’analisi di Benito Grimaudo (Associate Partner – ARM Infrastructure Fund – Asset and Resources Management Company, Nigeria)
  • La politica italiana in Africa il contesto, gli interessi e gli scenari – Intervista a Giovanni Carbone (autore del rapporto ‘La politica dell’Italia in Africa’ di Ispi)

In questo numero:

  • Turismo, Rough Guides consiglia Etiopia, madagascar e Rwanda
  • Da nord a sud il segno è positivo l’economia crescerà anche nel 2014 – In Africa occidentale e orientale i tassi di crescita saranno più evidenti sfiorando una media del 7%, ma la spinta in avanti sarà generale e ad essa contribuirà anche il Sudafrica, la locomotiva continentale che più ha risentito dell’attuale fase di recessione globale.
  • Gli Stati uniti chiamano l’Africa ad agosto un vertice a Washington – La presidenza americana ha invitato 47 capi di Stato e governo e i vertici dell’Unione Africana. Sarà un appuntamento dedicato all’economia ma anche alla sicurezza e ai processi di democrazia. Per alcuni osservatori Obama è stato finora tiepido con l’Africa.
  • Patrimoni personali sotto la lente sudafricani più ricchi, etiopi più poveri – I risultati di uno studio del New World Wealth riguardano 19 dei 54 paesi del continente: dopo il Sudafrica in cima alla lista figurano i cittadini delle regioni settentrionali, con i libici che precedono i tunisini. Ma il gap con la media mondiale è ancora ampio.
  • Il ministro degli Esteri cinese in tour grandi cantieri, politica e sicurezza – Wang Yi si è recato in Etiopia, Senegal, Ghana e Gibuti per rafforzare le relazioni e aprire la strada a nuove forme di cooperazione. Il presidente senegalese Macky Sall ha lodato il ruolo di Pechino e ha in programma di ricambiare la visita già questo mese.
  • Zoom/Sud Sudan – Un conflitto profondamente politico, senza identità nazionale più violenze
  • Zoom/Nigeria – Legge antigay, solo una ‘cinica’ questione di campagna elettorale?

Dentro l’Africa:

  • Gibuti, investimenti per centrali geotermiche pag. 36
  • Cacao, la Liberia nella stanza dei bottoni pag. 38
  • Il continente diventerà anche centro manifatturiero pag. 40
  • Una società plurinazionale per l’oleodotto Niger-Ciad-Camerun pag. 42
  • Carte di credito, accordo tra Ecobank e MasterCard pag. 44
  • Angola, un rating B1 firmato da Moody’s pag. 46
  • Il petrolio cambia faccia all’Uganda pag. 48