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Africa e Affari, dicembre 2013 – Uganda, la perla dell’Africa (copia digitale)

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La Perla dell’Africa. Uganda: agricoltura, idrocarburi, energie rinnovabili, infrastrutture

L’Uganda potrebbe farcela. E farcela davvero. Dopo essersi liberato del conflitto che scuoteva le regioni Acholi, nel nord del paese, e aver rinforzato il ruolo di referente internazionale e regionale in Africa orientale, ora, grazie al petrolio, l’Uganda ‘rischia’ seriamente di riuscire a raggiungere quello sviluppo che il suo presidente anela da tempo. L’oro nero, infatti, sembra destinato a rappresentare quel detonatore necessario a far fare il salto di qualità al paese. Secondo le stime in circolazione, una volta avviata la produzione (dopo il 2017), Kampala potrà contare su un’entrata annuale di oltre 2-3 miliardi di dollari, ovvero oltre il 10% dell’attuale Pil.

Un’iniezione di valuta pregiata che sarebbe rapidamente in grado di cambiare la faccia del paese, finanziando le infrastrutture (solo il primo anno si potrebbe raddoppiare la rete stradale asfaltata), lo sviluppo di un’agricoltura moderna, il turismo, e quel vasto tessuto industriale e manifatturiero che il presidente Yoweri Museveni ha sempre immaginato come via maestra attraverso la quale trasformare l’Uganda in un paese a reddito medio. E non è un caso se anche sul petrolio il governo
ugandese si è impegnato in un teso braccio di ferro con le compagnie energetiche affinché oltre a un oleodotto realizzassero in Uganda anche una raffineria, creando, sulla materia prima per eccellenza, quel valore aggiunto su cui sorgerà il nuovo Uganda.

L’occasione che si prospetta al paese è unica, se riuscirà a tenere a bada i demoni scatenati dalla ‘maledizione del petrolio’ con cui altre nazioni del continente fanno i conti da tempo. A cominciare da quello della corruzione.

In questo Focus:

  • Alla vigilia di grandi trasformazioni per l’Uganda oro nero e non solo
  • Paese a misura di Pmi e cooperative le parole d’ordine: “Fare sistema” – Intervista a Stefano Dejak (Ambasciatore d’Italia in Uganda)
  • Cerchiamo partner affidabili, l’Italia può aiutarci a creare valore aggiunto – Intervista a Amelia Kyambadde (Ministro del Commercio ugandese)
  • Turismo, una risorsa sottoutilizzata e una partita ancora tutta da giocare

In questo numero:

  • Grand Ethiopian Renaissance Dam pace fredda tra Addis Abeba e Il Cairo – A margine del vertice Africa-Paesi arabi tenutosi a novembre in Kuwait, il presidente egiziano Adly Mansour ha incontrato il primo ministro etiope Mariam Desalegn: i toni sono stati ufficialmente concilianti, ma per gli egiziani rimane ben poco spazio
  • Arte africana, valore da tenersi caro si muovono collezionisti e investitori – Saccheggiata nei secoli passati da viaggiatori e avventurieri per lo più europei, l’Africa emergente ha una nuova occasione da cogliere. Mentre diventano più frequenti le vendite all’asta, a Nairobi si è tenuto il primo appuntamento dedicato agli artisti della regione.
  • Creazione di nuovi posti di lavoro per progressi economici duraturi – Ai dati macroeconomici positivi non corrisponde una puntuale crescita di posti di lavoro: lo sottolinea un rapporto ufficiale dell’Unctad segnalando una sostanziale stagnazione ed esprimendo preoccupazione per le categorie sociali più svantaggiate e per i giovani.
  • Più Africa nella classifica di Forbes e i ricchi sono sempre più ricchi… – Soltanto dieci anni fa, erano due gli africani che si fregiavano del titolo di ‘paperone’. Oggi sono una cinquantina capitanati dal nigeriano Aliko Dangote che può vantare un patrimonio di 20,8 miliardi di dollari. Tra le donne, la figlia del presidente angolano.
  • Dalle città alle megalopoli africane nuova frontiera del consumo di massa – Le grandi città diventeranno presto una realtà trasformandosi nella nuova frontiera del consumo di massa. Nel 2030 i grossi centri urbani del continente ospiteranno una popolazione di 300 milioni di abitanti, Lagos sarà la più grande con 25 milioni.
  • Zoom/La Tanzania teme l’isolamento, in palio c’è la supremazia regionale
  • Zoom/Centrafrica – Fra i banditi di Seleka e gli interessi di Parigi

 

Dentro l’Africa

  • Gas naturale e nuovi giacimenti pag. 36
  • I contadini ghanesi alzano la voce: dal petrolio fondi per l’agricoltura pag. 38
  • Kenya, un portale per l’industria farmaceutica pag. 40
  • Kenya e Rwanda d’accordo per rafforzare la rete stradale regionale pag. 42
  • Porsche a caccia di nuovi sbocchi pag. 44
  • Nuovo rapporto Fmi sull’economia dell’area subsahariana pag. 46
  • Wikipedia in Africa anche su sms pag. 48