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Ciad: investire in acqua e servizi sanitari per costruire comunità resilienti

di: Redazione | 27 Novembre 2023

Una sovvenzione di 34,27 milioni di euro al Ciad per attuare la seconda fase del programma di fornitura di acqua potabile e servizi igienico-sanitari in aree semi urbane e rurali in undici regioni del Paese è stata approvata dal Consiglio di amministrazione del Gruppo della Banca africana di sviluppo (Afdb).

Il sostegno finanziario, un dono, proviene dalle risorse del Pilastro I del Fondo di sostegno alla transizione.

“Investendo nella costruzione di infrastrutture sociali e rurali nelle aree colpite da fragilità, il programma contribuirà alla costruzione di società resilienti, alla riduzione dell’isolamento e delle disuguaglianze tra donne e uomini, alla promozione dello sviluppo economico inclusivo e al rafforzamento dell’accesso ai servizi sanitari di base”, ha sottolineato Mamadi Souaré, capo ad interim dell’ufficio nazionale della Banca africana di sviluppo in Ciad.

Il programma prevede la costruzione di infrastrutture per l’approvvigionamento di acqua potabile, compresa la costruzione di 23 pozzi per l’approvvigionamento di acqua potabile (AEP) ad Amdjarass e dintorni, l’equipaggiamento dei pozzi di Amdjarass con 25 pompe sommerse, la costruzione di 225 pozzi dotati di pompe a propulsione umana pompe nonché la realizzazione di 50 unità di produzione idrauliche e 54 mini impianti solari o termici AEP.

Per quanto riguarda i servizi igienico-sanitari, il programma costruirà 500 latrine a tre cabine, con scarico, dotate di lavabo, nelle scuole, nei centri medici, nelle stazioni degli autobus e nei mercati, nonché 20 bidoni della spazzatura. Verranno realizzate quattro discariche finali per rifiuti solidi, sette pozzi agricoli di grande diametro e sette orti agricoli per l’irrigazione su piccola scala destinati a gruppi di donne.

L’area di intervento della fase 2 del programma copre le province di Ennedi Est (città di Amdjarass e dintorni), Mandoul, Moyen Chari, Mayo Kebbi Est, Mayo Kebbi Ouest, Salamat e Sila. Queste province sono state scelte in base ai bisogni, caratterizzate da un basso tasso di accesso all’acqua potabile (tra il 13% e il 42%) e ai servizi igienico-sanitari e da un alto tasso di malattie trasmesse dall’acqua. [Da Redazione InfoAfrica]

© Riproduzione riservata

Leggi il nostro focus sulle iniziative da attuare per tutelare le preziose risorse idriche dell’Africa: https://www.africaeaffari.it/rivista/la-grande-sfida-dellacqua

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