di: Andrea Spinelli Barrile | 31 Gennaio 2025
Il primo ministro del Burkina Faso Jean Emmanuel Ouédraogo ha inaugurato a Peni, nella regione degli Hauts-Bassins, un’unità di stoccaggio di carburante della capacità di 104.000 metri cubi. Lo si apprende da Le Faso. Finanziato con fondi pubblici per 32 miliardi di franchi Cfa (circa 51 milioni di dollari) e realizzato su un’area di 100 ettari, questo impianto dovrebbe consentire al Burkina Faso di rafforzare le proprie forniture di benzina super, diesel e duty oil (Ddo).
Secondo i dati di Trade Economics, i prodotti petroliferi sono stati la principale importazione del Burkina Faso nel 2022, con un costo totale per lo Stato di 1,19 miliardi di dollari. Inoltre, i dati pubblicati da Statista nel gennaio 2024 indicano che le importazioni di combustibili fossili hanno raggiunto 1,36 miliardi di dollari nel 2021.
“Questa installazione segna non solo un passo avanti decisivo verso la modernizzazione del nostro settore energetico, ma anche l’affermazione della sovranità energetica del Burkina Faso” ha dichiarato alla stampa Wendpanga Aimé Nongkouni, direttore generale della Société nationale burkinabè d’hydrocarbures (Sonabhy). Finora il Burkina Faso disponeva di solo tre depositi di carburante: a Bobo-Dioulasso, Bingo e Péni. Di fronte alla crescita della domanda di carburante, complice anche il fatto che sempre più persone e aziende fanno affidamento su generatori diesel, il governo ha presentato diversi progetti per espandere queste unità di stoccaggio: sono previsti progetti di impianti di stoccaggio di idrocarburi anche a Kaya, Ouaga Est, Pô, Koupéla e Bingo. L’obiettivo finale è aiutare il Burkina Faso ad affrontare meglio le sfide legate alla carenza di carburante, spesso poste dalla mancanza di unità di stoccaggio.
Questi progetti fanno parte del piano strategico di Sonabhy per il periodo 2023-2027, volto a rafforzare le capacità nei prodotti petroliferi liquidi e a soddisfare il futuro fabbisogno energetico del Burkina Faso.
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