di: Redazione | 31 Luglio 2023
Un nuovo studio globale dell’Ibm Institute for Business Value ha rilevato che oltre la metà (54%) dei Ceo africani intervistati identifica l’esperienza del cliente come la massima priorità aziendale e riconoscono la produttività o la redditività come chiave per raggiungere i propri obiettivi aziendali, classificandola come seconda priorità più alta (46%). Tuttavia, è da forme avanzate di Intelligenza artificiale (Ia) e analisi come il cloud computing, l’automazione, l’Ia generativa, il deep learning, l’apprendimento automatico, l’analisi avanzata e altro ancora che i Ceo africani si aspettano di realizzare un valore significativo. Ciononostante, lo studio annuale, intitolato “Ceo decision-making in the age of AI, Act with intention”, ha rilevato che le aziende del continente continuano a incontrare barriere chiave mentre corrono per modernizzare e adottare nuove tecnologie, barriere principalmente causate da fattori esterni influenti.
“La quarta rivoluzione industriale ha offerto all’Africa l’opportunità di saltare varie fasi dello sviluppo economico. Di conseguenza, le organizzazioni africane stanno sfruttando l’Ia generativa e i modelli di innovazione emergenti per accelerare l’innovazione, migliorare le esperienze dei clienti, la produttività e la redditività e la sostenibilità ambientale, solo per citarne alcuni”, ha affermato Julia Carvalho, General Manager di Ibm Africa Growth Markets. “Tuttavia – ha aggiunto – è fondamentale che i Ceo in Africa stabiliscano e implementino standard chiari e coerenti in quanto riguardano l’utilizzo dell’a in tutte le aree di interesse strategico, in quanto determinerà il livello di investimento e, in definitiva, il successo di un’organizzazione in un’economia digitale in rapida evoluzione”.
Nello studio, oltre la metà (53%) dei Ceo africani identifica i fattori tecnologici come la forza più incisiva che potrebbe avere un impatto significativo sui rispettivi percorsi di adozione dell’Ia. Inoltre, i Ceo della regione citano i fattori di mercato (51%), i fattori normativi (49%) e la forza lavoro e le competenze (33%) come principali fattori esterni che stanno avendo l’impatto più significativo sulle loro organizzazioni.
Lo studio ha inoltre scoperto che oltre la metà (57%) dei Ceo intervistati si dicono preoccupati per la sicurezza dei dati e il 48% per i pregiudizi o l’accuratezza dei dati, barriere che potrebbero rallentare l’adozione dell’Ia generativa. I Ceo africani affrontano diverse sfide relative ai dati, con quasi la metà degli intervistati che cita il calcolo e il reporting dei dati poco chiari tra fornitori e partner (48%) e all’interno delle loro organizzazioni (47%) come i rischi o gli ostacoli più critici. [Da Redazione InfoAfrica]
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