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Africa: economia sotto pressione con inflazione e minore produzione di petrolio

di: Redazione | 8 Agosto 2023

Le prospettive di crescita della regione del Medio Oriente e Africa (MEA) nel 2023 rischiano di subire un significativo calo a causa di un potenziale rallentamento economico globale che incide sulle esportazioni. La ridotta produzione di petrolio, l’alta inflazione, le politiche monetarie più restrittive, l’aumento dei costi di prestito e il crescente costo del servizio del debito continuano a mettere sotto pressione le finanze della regione.

Lo sostiene l’ultimo rapporto “Global Risk Report Quarterly Update – Q1 2023” di GlobalData società di consulenza e analisi dei dati, con sede a Londra, precisando che nel contesto emerso, il punteggio di rischio della regione è aumentato da 54,3 su 100 del quarto trimestre del 2022 a 54,4 del primo trimestre del 2023.

GlobalData, che ha valutato 56 paesi della regione MEA, evidenzia che sono stati identificati due paesi nella zona catalogati a rischio molto basso, quattro paesi a basso rischio, 11 paesi con un rischio gestibile, 19 paesi ad alto rischio e 20 paesi nella zona di rischio molto alto.

“Le nazioni del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) hanno registrato una robusta crescita del 6,3% nel 2022, che dovrebbe rallentare al 2,3% nel 2023 principalmente a causa dei tagli alla produzione di petrolio. Tuttavia, il settore non petrolifero continuerà a sostenere la crescita grazie alle buone performance attese nel turismo e nella costruzione” ha precisato Ramnivas Mundada, Direttore delle Ricerche Economiche e delle Imprese presso GlobalData.

“La crescita economica in Africa – ha aggiunto – dovrebbe rallentare dal 3,5% nel 2022 al 2,9% nel 2023, con un significativo rallentamento previsto in Sudafrica (0,2% nel 2023 rispetto al 2,1% nel 2022), Nigeria (2,8% rispetto al 3,1%), Algeria (2,8% rispetto al 3,1%) e Egitto (4,1% rispetto al 6,6%). La regione affronta varie sfide, tra cui una crisi alimentare, alti livelli di prezzi, crescenti costi del servizio del debito a causa di tassi di interesse più alti e livelli più bassi di investimento. Questi fattori rappresentano rischi significativi per le prospettive economiche dell’Africa.”

Angola, Liberia, Mauritania, Sierra Leone, Repubblica Democratica del Congo, Ciad, Libia, Burundi, Mozambico, Siria e Yemen figurano nell’elenco delle 15 nazioni a più alto rischio nell’aggiornamento del GCRI del primo trimestre del 2023.

Tra le altre aree a rischio figura il Corno d’Africa, che sta attualmente affrontando una grave crisi umanitaria e una diffusa insicurezza alimentare causata da conflitti, shock economici e stagioni piovose consecutive scarse. [Da Redazione InfoAfrica]

© Riproduzione riservata

Leggi il nostro numero dedicato alle più recenti prospettive economiche previste per l’Africa: https://www.africaeaffari.it/rivista/2023-ci-sara-ancora-da-ballare

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