di: Redazione | 29 Novembre 2022
Si è concluso, a Niamey, in Niger, il doppio vertice dell’Unione africana sull’industrializzazione dell’Africa e sull’Area di libero scambio continentale africana (Afcfta). Se c’è una cosa su cui i capi di Stato e di governo presenti al vertice sono stati unanimi, è l’innumerevole potenziale che il continente possiede e che potrebbe giocare a suo favore nella ricerca di industrializzazione. Per raggiungere questo obiettivo, dovrà affrontare alcune sfide, come la questione dell’energia e delle tecnologie avanzate.
Secondo Moussa Faki Mahamat, presidente della Commissione dell’Unione Africana, “gli investimenti nell’energia potrebbero funzionare come vettore di integrazione regionale e di promozione dell’industria”.
Dal vertice è emersa anche la necessità di ripensare il modello di industrializzazione dell’Africa. Per vincere questa scommessa, il presidente del Niger Mohamed Bazoum, indicato dai suoi colleghi come un “campione dell’industrializzazione inclusiva e sostenibile”, propone di unire gli sforzi e di sviluppare partenariati con le potenze industriali. “Vinceremo per trarre insegnamenti dalle esperienze del mondo industrializzato e dalle esperienze singolari degli altri. Il futuro dell’industria e del commercio è in Africa”.
Si è discusso anche dell’Area di libero scambio continentale africana (Afcfta), in quanto questo vertice è stato anche l’occasione per la prima sessione straordinaria dell’area di libero scambio. Il presidente senegalese Macky Sall, che è anche l’attuale presidente dell’Ua, il cui discorso è stato letto dal ministro degli Affari esteri, Aissata Tall Sall, ha invitato gli Stati a ratificare rapidamente l’accordo che istituisce l’Afcfta. Dei 55 Stati membri dell’Unione Africana, 54 hanno già firmato l’accordo. Ad oggi, 44 Stati hanno già ratificato l’accordo. L’incontro su Afcfta si è svolto a porte chiuse.
Secondo fonti di stampa internazionali, la relazione adottata dai capi di Stato a chiusura dei lavori riguarda tre protocolli: investimenti in Africa, politica della concorrenza e protocollo sulla proprietà intellettuale. [Da Redazione InfoAfrica]© Riproduzione riservata
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