di: Redazione | 13 Agosto 2025
Quello che fino a pochi anni fa era un ponte costruito su legami storici e culturali si sta rapidamente trasformando in una strada economica. Il quarto Forum sul Commercio e gli Investimenti Afro-Caraibico (ACTIF2025), conclusosi a Grenada, non è stato solo una dichiarazione di intenti, ma un passo concreto verso la creazione di un blocco economico e strategico Sud-Sud, capace di ridefinire le proprie rotte commerciali e di sviluppo. Con la firma di accordi per oltre 300 milioni di dollari, l’evento ha segnato un punto di rafforzamento nella collaborazione tra le due regioni, spinta dalla visione di una “Global Africa” unita da un destino comune.
Organizzato dalla Banca Africana di Import-Export (Afreximbank), un’istituzione finanziaria panafricana, e dal governo di Grenada, il forum ha messo in chiaro l’obiettivo: passare dalle parole ai fatti. E i fatti sono arrivati sotto forma di otto grandi accordi focalizzati sul potenziamento delle infrastrutture e della capacità economica dei Caraibi, un passo fondamentale per creare un partenariato equilibrato. Sebbene le intese annunciate riguardino principalmente progetti caraibici, esse rappresentano l’impegno strategico e finanziario africano per gettare le fondamenta di un mercato transregionale integrato.
Tra i progetti più rilevanti finanziati da Afreximbank figurano: 100 milioni di dollari per la società Bahamas Striping Group, destinati a opere stradali e infrastrutturali; 61,25 milioni di dollari per la costruzione dell’hotel Homewood Suites by Hilton a Barbados, a sostegno del settore turistico; 50 milioni di dollari a Saint Kitts e Nevis per un programma di costruzione e riabilitazione di scuole, con un’attenzione particolare alla resilienza climatica; due accordi separati da 40 milioni di dollari ciascuno, uno per lo sviluppo di infrastrutture a Cat Island (Bahamas) e l’altro per l’ammodernamento del porto commerciale di Saint Kitts e Nevis.
La visione politica dietro questi investimenti è stata espressa con forza dai leader presenti. Il primo ministro di Grenada, Dickon Mitchell, ha lanciato un appello per abbattere le barriere del passato, a partire dall’eliminazione dei visti tra le due regioni: “Dobbiamo essere molto determinati nel creare le istituzioni che ricreeranno il tipo di relazioni commerciali, di investimento e finanziarie che vogliamo costruire per noi stessi”, ha dichiarato, aggiungendo che “ciò che è stato creato prima era destinato a intrappolarci”.
Questo sentimento è stato ripreso da George Elombi, vicepresidente esecutivo di Afreximbank, che ha sottolineato come la finanza sia “la linfa vitale del commercio”. Secondo Elombi, l’integrazione dei sistemi di pagamento e la percezione dei Caraibi come un’opportunità sono i pilastri su cui costruire il futuro.
Il comunicato finale del forum ha tradotto questa visione in impegni concreti: accelerare verso la creazione di un accordo di libero scambio, sostenere i collegamenti aerei e marittimi e rafforzare i partenariati nell’economia digitale, creativa e sportiva. Un passo cruciale sarà l’adozione formale della Commissione per l’Africa Globale (Global Africa Commission) durante il prossimo vertice Unione Africana-CARICOM, per dare una struttura permanente a questa crescente alleanza.
L’evento si è concluso con un omaggio al presidente uscente di Afreximbank, Benedict Oramah, la cui leadership è stata celebrata con la piantumazione di un albero, simbolo di vitalità e crescita.
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