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Italia nel 2015 primo investitore in Africa, secondo EY

di: Redazione | 26 Luglio 2016

AFRICA – Il numero degli investimenti diretti esteri (IDE/FDI) dall’Italia verso i Paesi dell’Africa è raddoppiato nel 2015 rispetto all’anno precedente, passando a un totale di 16 nuovi progetti per un valore complessivo di 7,4 miliardi di dollari e consentendo in questo modo al nostro Paese di affermarsi quale primo Paese al mondo per volume degli investimenti diretti esteri in Africa.
E’ una delle conclusioni più interessanti che emergono nell’ultimo rapporto della società internazionale di servizi di revisione e organizzazione contabile Ernst&Young sull’attrattività delle economie africane, intitolato “Mantenere la rotta”.
Il netto aumento del volume degli IDE italiani è in larga parte legato a un singolo progetto del gruppo ENI per lo sviluppo del gas naturale nel giacimento di Zohr in Egitto, il cui valore è pari a sei miliardi di dollari.
Secondo i dati resi noti da EY, in questo modo l’Italia rientra per la prima volta dopo anni nell’elenco dei 15 principali Paesi origine degli IDE verso il continente africano, occupando l’undicesimo posto di questa speciale classifica per numero di progetti e rappresentando il 10,4% del totale del volume degli investimenti esteri diretti verso l’Africa.
Destinazione preferita dei progetti d’investimento italiani è stata nel 2015 soprattutto il Sudafrica, in particolare nei settori delle energie rinnovabili e dei prodotti di consumo e vendita al dettaglio. Seguono quali principali destinazioni dei progetti italiani il Marocco e l’Egitto.
In tutto, secondo EY, grazie ai 16 progetti italiani di IDE sviluppati nel 2015 sarebbero stati più di 3800 i nuovi posti di lavoro creati nel continente.
Per approfondire:

Il numero di maggio è dedicato al nuovo approccio dell’Italia all’Africa, intendendo per Africa la regione subsahariana, dal momento che con l’area settentrionale le relazioni sono state da sempre molto più strette. Il nuovo corso si sta sviluppando su quattro livelli tra di loro comunicanti: cultura, sicurezza, solidarietà, economia
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La politica sta aprendo la strada, ma le imprese ancora tardano. Il punto sulle relazioni economiche tra Italia e Africa
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