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Africa: con Global Gateway, l’Europa vuole guardare al continente come a un partner

di: Redazione | 23 Giugno 2023

La pandemia di Covid-19, la guerra tra Russia e Ucraina, il crescente protagonismo internazionale di attori quali la Cina, gli Stati Uniti, ma anche dei Paesi asiatici e della Turchia hanno fatto sentire l’Europa più vulnerabile in campo economico e geopolitico. Il vecchio continente si è trovato esposto alle carenze di energia e per questo Bruxelles ha varato la nuova strategia Global Gateway. Un progetto dell’Unione Europea con l’obiettivo di sviluppare nuove infrastrutture nei Paesi in via di sviluppo. Di questo si è parlato ieri a un convegno organizzato a Milano dal mensile economico Africa e Affari, dall’European Council on Foreign Relations (Ecfr) e da Confindustria Assafrica e Mediterraneo, con il sostegno del Gruppo Lufthansa, al Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61, a Milano. “In questo contesto – ha spiegato Maddalena Procopio ricercatrice di Ecfr – l’Africa assume un ruolo fondamentale. Si tratta di un continente in fase di grande sviluppo e, per l’Europa, una risorsa vicina. Global Gateway può diventare un’occasione di grandi investimenti in vari settori: digitale, clima, energia, trasporti, salute, istruzione e ricerca”.

L’Europa però deve guardare al continente come a un partner e non più come un mero soggetto di cooperazione e di sostegno allo sviluppo. “Global Gateway – ha aggiunto Maddalena Procopio – ha un potenziale enorme. Attraverso questo progetto devono collaborare il settore pubblico, le imprese private, le istituzioni bancarie e la ricerca. Solo da questa azione comune può nascere una collaborazione per costruire una partnership nuova con l’Africa che è un continente in fase di piena crescita e piena di opportunità”.

Global Gateway è un metodo che unisce elementi politici ed economici forti. Con questi termini le ha fatto eco Nicola Bellomo, European External Action Service, Head of Division Pan-African Affairs. “Questo sistema – osserva Bellomo – parte da una visione comune che ha le proprie basi negli interessi comuni e non solo su una logica di solidarietà (che però rimane). Si tratta di un partenariato forte e strategico che si basa su legami storici e culturali unici”. “Pensiamo – ha continuato Bellomo – all’imponente crescita demografica, alla continua crescita del Pil, all’urbanizzazione. Sono condizioni che permettono la creazione di un mercato interno ampissimo. Se a questo aggiungiamo la nascita di un mercato unico comune, non possiamo non notare quali enormi potenzialità ci vengano offerte in Africa. Una opportunità che non possiamo farci sfuggire”.

L’Europa deve diventare un sistema continente in grado di confrontarsi con l’Africa come un tutt’uno. Ne ha parlato Domenico Rosa, capo unità alla direzione generale partnership della Commissione Europea, nel convegno sul Global Gateway che si è tenuto ieri a Milano. “L’Europa – ha osservato Rosa – non è la Cina, la Russia, gli Stati Uniti. Non abbiamo una catena di comando e un assetto istituzionale unico. Noi siamo 27 Paesi in cui le istituzioni comuni cercano di creare una sintesi coerente. Dobbiamo lavorare insieme per creare un sistema Europa che sappia far lavorare insieme imprese, istituzioni pubbliche, settori della ricerca”. “L’Europa – ha concluso – deve però farsi portatrice dei suoi valori: democrazia, rispetto dei diritti umani, tutela ambientale. Gli investimenti non possono e non devono solo diventare un nuovo triste tassello della delocalizzazione”.

Il piano Global Gateway andrà a mobilitare fino a 150 miliardi di euro di investimenti nel continente africano e sono cinque le priorità individuate: accelerare la transizione energetica e digitale, favorire una crescita sostenibile e l’occupazione, migliorare i sistemi sanitari, così come l’educazione. L’energia sarà al centro degli impegni del Global Gateway per l’Africa, con investimenti previsti fino a 15 miliardi di euro. Gli obiettivi principali saranno l’aumento della produzione di energia verde e l’accesso all’energia per i cittadini africani, il sostegno all’integrazione dei diversi mercati nazionali e il miglioramento delle interconnessioni tra le diverse reti elettriche, nonché il supporto a riforme del settore che favoriscano gli investimenti privati.

© Riproduzione riservata

Leggi lo Zoom di Africa e Affari sulle opportunità legate allo sviluppo di un’immensa area di libero scambio continentale: https://www.africaeaffari.it/rivista/golfo-chiama-africa

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