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Per il più grande mercato del mondo non si può improvvisare

di: Redazione | 27 Novembre 2019

Erano oltre un centinaio le aziende che il 5 novembre scorso hanno partecipato all’incontro “Africa: i nuovi mercati e le buone opportunità per l’export e l’internazionalizzazione delle PMI italiane”, organizzato da ETC Spa (società di consulenza finanziaria che opera da molti anni nell’Africa Subsahariana) e Seles Spa (società di consulenza per PMI in tema di internazionalizzazione).
Le aziende, provenienti da tutto il nord est, si sono ritrovate presso la sede di BCC Monsile a Monastier di Treviso, e per un paio d’ore hanno seguito con grande interesse e partecipazione l’incontro, durante il quale sono stati presentati gli ultimi dati aggiornati relativi alla crescita del continente e anche i consigli degli esperti su come operare a livello fiscale, bancario e commerciale. In Veneto, secondo i dati delle Camere di Commercio regionali, nel 2018 l’export verso l’Africa settentrionale rappresentava il 2% dell’interscambio con l’Estero e l’1,2% quello verso l’Africa subsahariana.
“L’Africa rappresenta il più grande mercato mondiale, con una classe media in aumento, nuovi consumatori e condizioni capaci di innescare un potenziale effetto di stimolo e crescita del settore industriale. Purché non ci si improvvisi, ma ci si affidi ai giusti interlocutori” ha detto Andrea Romano, Direttore Generale di Etc Group Spa, uno degli organizzatori dell’incontro.
Romano ha poi illustrato ai presenti le principali problematiche che si possono incontrare da un punto di vista finanziario e di pagamenti ad operare con i Paesi africani, offrendo al contempo le soluzioni disponibili al momento per operare in tutta sicurezza.
“È ovvio che grandi aziende e Pmi hanno un approccio diverso su mercati nuovi, ma quello che le Pmi non sanno è che spesso anche loro hanno a disposizione molti strumenti finanziari per operare in tutta tranquillità” ha concluso il direttore di Etc.
E sempre alle Pmi si è rivolto Davide Boscolo, direttore commerciale di Seles, che ha  esposto i vantaggi di ricorrere all’uso di un Temporary Export Manager (Tem) per valutare l’apertura di quelli che possono essere nuovi mercati come quelli africani.
“In questo momento storico molte aziende non sono in grado di distrarre le proprie forze dai mercati tradizionali, anche se magari non danno più i risultati di un tempo. Dall’altro lato però sentono la necessità di aprire nuovi mercati ed esplorare nuove opportunità. È proprio in questi casi che il ricorso ad un Temporary Export Manager può risultare particolarmente utile” ha detto Boscolo, sottolineando la lunga esperienza del gruppo Seles nella gestione di progetti di Tem e la presenza all’interno del gruppo dei propri esperti di molte professionalità già da anni operative proprio sui mercati del continente africano.
Dell’importanza del rapporto tra impresa e Banca, a sostegno delle operazioni nei nuovi mercati, ha parlato invece Massimo Meliconi, responsabile dei prodotti e dei servizi complementari Iccrea BancaImpresa. “Iccrea riunisce tutte le banche di credito cooperativo e le BCC sono una banca di territorio, legata alla comunità locale. E proprio per aiutare le nostre aziende a crescere, il Gruppo bancario cooperativo Iccrea dispone di tutte le competenze e una serie di nuovi servizi pensati proprio per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese” ha detto Meliconi.
“Nell’immaginario collettivo e mediatico l’Africa è da sempre un continente economicamente e politicamente ‘difficile’ Tuttavia, è importante andare oltre questi stereotipi perché l’Africa è un continente esteso che ha dentro di sé molte ‘Afriche’ dai volti contrastanti e spesso sorprendenti. Ci sono Paesi che hanno ottimi trend di crescita economica e che presentano prospettive di sviluppo importanti, non sempre adeguatamente percepite dagli operatori economici italiani” ha concluso Andrea Romano.
Per approfondire scarica qui il ‘Quaderno di Africa e Affari’ realizzato appositamente per il workshop promosso da Etc Group e Seles.

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