di: Simona Salvi | 4 Giugno 2024
Lo Zimbabwe punta a marcati tagli da parte dei creditori del suo debito da 19,2 miliardi di dollari, che “grava enormemente sulle esigenze di sviluppo del Paese per la mancanza di accesso alle risorse internazionali per finanziare la ripresa economica”. Lo ha detto il ministro delle Finanze, Mthuli Ncube, in un’intervista rilasciata a Bloomberg a margine della riunione annuale Banca africana di sviluppo (Afdb) che si è tenuta a Nairobi, in Kenya.
“Cercheremo di ottenere molti tagli e la cancellazione delle penali per i ritardi di pagamento”, ha detto il ministro. Lo Zimbabwe deve 13 miliardi di dollari ai suoi creditori esterni e 6,2 miliardi di dollari agli investitori locali, secondo i dati presentati da Ncube. Tra i creditori esterni figurano i Paesi membri del Club di Parigi, la Banca Mondiale, la Banca europea per gli investimenti (Bei) e l’Afdb.
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha condizionato la ripresa del suo sostegno finanziario allo Zimbabwe alla liquidazione dei debiti arretrati del Paese, che ha già iniziato a effettuare rimborsi “simbolici” alle istituzioni finanziarie multilaterali e ai Paesi membri del Club da Parigi.
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