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Zimbabwe: governo rivede la tassa sull’oro dopo le proteste

di: Valentina Milani | 22 Dicembre 2025

Il governo dello Zimbabwe ha rivisto la riforma fiscale sulle redevanze aurifere (royalties), innalzando la soglia di applicazione dell’aliquota massima del 10% da 2.501 a oltre 5.000 dollari l’oncia. La modifica è stata annunciata nell’aggiornamento del bilancio finanziario 2026 diffuso ieri, dopo le critiche sollevate dagli operatori del settore.

La riforma, presentata a fine novembre per consentire allo Stato di beneficiare della crescita dei prezzi dell’oro, prevedeva inizialmente un sistema progressivo con un’aliquota del 3% sotto i 1.200 dollari l’oncia, del 5% tra 1.201 e 2.500 dollari e del 10% oltre tale soglia. Il nuovo assetto mantiene il 5% fino a 5.000 dollari l’oncia, riservando il 10% solo ai livelli superiori.

La misura aveva suscitato forti reazioni tra i produttori, preoccupati per l’impatto sulla redditività e sugli investimenti. Il riaggiustamento sembra rispondere in parte a queste critiche, pur lasciando aperta la possibilità che Harare possa applicare l’aliquota più elevata nel caso di un’ulteriore impennata dei prezzi.

Secondo le previsioni di JP Morgan, il prezzo dell’oro potrebbe raggiungere in media i 5.055 dollari l’oncia entro la fine del 2026, una stima condivisa anche da Bank of America e dal centro studi Metals Focus. Un simile scenario, notano gli osservatori, consentirebbe allo Zimbabwe di beneficiare pienamente della riforma, aumentando le entrate fiscali derivanti dal settore aurifero.

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