di: Valentina Milani | 31 Luglio 2025
Il governo dello Zimbabwe ha annunciato l’introduzione di distributori di carburante containerizzati, mobili e a basso costo nelle aree rurali e remote del Paese, con l’obiettivo di migliorare l’accesso al carburante per comunità finora escluse dai servizi energetici. L’iniziativa è stata formalizzata attraverso una nuova regolamentazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dal ministro dell’Energia e dello Sviluppo elettrico, July Moyo, nell’ambito della strategia nazionale di sviluppo del governo, incentrata sul principio di “non lasciare indietro nessuno e nessun luogo”.
Il nuovo quadro normativo, denominato Zimbabwe Standard No. 1119:2024, stabilisce le linee guida tecniche per la progettazione, costruzione e approvazione di stazioni di rifornimento mobili e containerizzate nei territori con carenze strutturali di approvvigionamento. Secondo quanto riportato, la norma è stata adottata “dopo consultazione con la Zimbabwe Energy Regulatory Authority (Zera)” e ha effetto immediato. Zera sarà ora autorizzata a esaminare le domande delle aziende che intendono operare distributori mobili, previa autorizzazione delle autorità locali competenti.
Il provvedimento si inserisce nel più ampio Fuel Distribution Nodal System, parte della National Development Strategy 1 (NDS1), che mira a garantire un’equa distribuzione dell’energia su tutto il territorio nazionale. Secondo il ministro Moyo, la misura rappresenta “un punto di svolta” per imprenditori, agricoltori e comunità isolate, da tempo penalizzati da carenze di carburante e dai costi elevati per raggiungere i centri di servizio più vicini.
La maggiore accessibilità al carburante, si legge nella nota, dovrebbe inoltre contribuire a ridurre il costo di beni e servizi, migliorare la competitività delle attività agricole rurali e rafforzare la produttività economica delle aree periferiche del Paese.
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