di: Valentina Milani | 8 Dicembre 2025
Lo Zambia ha lanciato un programma da 1,6 miliardi di dollari per ampliare l’accesso all’elettricità tra i gruppi vulnerabili e promuovere soluzioni energetiche pulite nel Paese. Come spiegano i media locali, il progetto, denominato Accelerating Sustainable and Clean Energy Access Transformation (Ascnet), punta a fornire elettricità a oltre 1,6 milioni di persone, con un’attenzione specifica all’occupazione, alle donne e alle famiglie a basso reddito. L’iniziativa prevede inoltre di assicurare tecnologie di cottura pulita a 300.000 persone nei prossimi cinque anni.
Il pacchetto finanziario comprende 200 milioni di dollari dalla International Development Association della Banca Mondiale e 250 milioni di fondi governativi, con ulteriori contributi attesi da partner di cooperazione e settore privato entro il 2030.
Il ministro dell’Energia Makozo Chikote ha affermato che il programma si inserisce nella visione governativa di garantire l’accesso universale all’elettricità entro il 2030, in linea con la Mission 300, l’iniziativa che mira a portare energia moderna a 300 milioni di africani nello stesso periodo. Chikote ha ricordato che il tasso nazionale di accesso elettrico resta basso, pari al 51%, con picchi dell’80% nelle aree urbane. Per raggiungere l’obiettivo, ha detto, sono necessarie riforme strutturali, una maggiore partecipazione del settore privato e una cooperazione rafforzata con i partner internazionali.
Per Achim Fock, direttore nazionale della Banca Mondiale, il lancio di Ascnet rappresenta “un passo decisivo verso un’energia universale, accessibile, affidabile e pulita” nelle comunità rurali e periurbane della Zambia. Il programma è considerato una delle iniziative di punta della Mission 300, che vede la partecipazione del Gruppo Banca Mondiale, della Banca africana di sviluppo (AfDB) e di altri partner per sostenere l’accesso elettrico in Africa subsahariana.
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