di: Tommaso Meo | 6 Giugno 2025
Con i suoi vasti paesaggi, una ricca fauna selvatica e un’offerta turistica all’insegna dell’avventura, la Namibia punta sul turismo per guidare la crescita economica nel periodo post-pandemico, forte anche di una riconosciuta sicurezza e stabilità. Il governo locale sta lavorando per rafforzare la presenza del Paese dell’Africa australe nei mercati turistici internazionali emergenti, con l’obiettivo di renderlo sempre più attrattivo sia per i turisti sia per i viaggiatori d’affari.
“Il Namibia Tourism Board intende esplorare nuovi mercati come l’Asia, il Medio Oriente e il Nord America”, ha dichiarato di recente la ministra dell’Ambiente, delle Foreste e del Turismo, Indileni Daniel, sottolineando come questa strategia si inserisca nel più ampio contesto della ripresa del settore dopo gli effetti della pandemia. I primi segnali sono già incoraggianti.
Turismo in ripresa: +87% di visitatori nel 2023
Secondo l’ultimo Tourist Statistical Report, nel 2023 gli arrivi turistici hanno raggiunto quota 863.872, registrando un aumento dell’87,4% rispetto all’anno precedente. Il turismo ha contribuito per il 6,9% al PIL del Paese, generando entrate pari a circa 348 milioni di dollari. Una crescita significativa, che la ministra attribuisce anche all’attuazione del Tourism Sector Recovery Plan 2022–2024.
Parallelamente, il governo sta portando avanti altre iniziative strategiche per consolidare un ambiente favorevole allo sviluppo sostenibile dell’industria turistica e del comparto del gioco. Tra queste figurano l’elaborazione del National Spatial Tourism Development Master Plan, la revisione della National Tourism Policy e la stesura di una nuova legge sul turismo.
Nuovo sistema di visti: più accessi, più entrate
Nel tentativo di semplificare le procedure di ingresso e ridurre gli ostacoli burocratici, da aprile la Namibia ha introdotto un sistema di visto turistico da richiedere direttamente all’arrivo. Il nuovo sistema consente ai cittadini di oltre 30 Paesi, inclusi Germania e Stati Uniti, di soggiornare nel Paese per un massimo di 90 giorni.
Nonostante alcune lamentele da parte dei viaggiatori per le lunghe code agli sportelli aeroportuali, il ministero ha riferito che il sistema ha già generato 5,63 milioni di dollari in entrate e ha permesso l’ingresso di 70.000 turisti. Il governo ha fatto sapere di aver ulteriormente semplificato il processo, eliminando la necessità per i titolari di visto elettronico di compilare un ulteriore modulo all’arrivo.
Occupazione alberghiera in aumento e trend positivi
In attesa di valutare l’impatto di queste misure sul lungo periodo, i dati attuali confermano che il turismo locale è in salute. L’occupazione alberghiera in Namibia ha raggiunto il 55% ad aprile, un dato in leggero calo rispetto al 58,19% dello stesso mese del 2024, ma comunque superiore al livello pre-pandemico di aprile 2019, che era del 54,73%. Il turismo ricreativo ha dominato il mercato, rappresentando il 95,16% delle notti in camera, mentre i viaggi d’affari si sono attestati al 3,92% e le presenze legate a conferenze allo 0,92%, in linea con l’anno precedente.
La regione costiera ha registrato la performance migliore, con un tasso di occupazione pari al 60,79%, in netto aumento rispetto al 45,95% di marzo. Questa zona ha attratto anche il maggior numero di viaggiatori d’affari, grazie alla presenza di delegazioni internazionali del settore energetico, facendo salire l’occupazione business al 10,98%, la più alta del Paese. A livello generale, l’occupazione alberghiera ad aprile è cresciuta del 24,1% rispetto al mese precedente, segnando il picco mensile del 2025 finora.
I turisti provenienti da Paesi di lingua tedesca hanno continuato a dominare il mercato internazionale, rappresentando il 40,29% degli arrivi ad aprile. Seguono i francesi, con il 6,9%, e i turisti del Benelux, che sono passati dal 4,43% al 5,31%, anche grazie ai voli diretti da Francoforte e alla nuova rotta Monaco-Windhoek. In aumento anche i visitatori sudafricani, saliti dal 7,13% al 7,23%. In controtendenza, il turismo interno ha registrato un calo, scendendo al 19,3% delle presenze, rispetto al 26,52% di marzo.
Gioco d’azzardo e turismo di lusso
La Namibia intende attrarre turisti internazionali di fascia alta, un segmento che tende a garantire maggiore stabilità al settore poiché meno sensibile ai cambiamenti economici e più propenso a spese elevate. In questa ottica, il governo sta rilanciando anche il comparto del gioco d’azzardo, finora poco sviluppato, integrandolo con l’offerta turistica.
Secondo la visione della ministra Daniel, l’aggiunta di casinò e di una lotteria nazionale potrebbe contribuire ad allungare la permanenza dei turisti già presenti nel Paese per ecoturismo e safari. Un modello da seguire è il Windhoek Country Club Resort and Casino, struttura statale che ha registrato ricavi pari a circa 11,59 milioni di dollari (205,6 milioni di dollari namibiani) nell’ultimo anno fiscale. Le entrate sono previste in crescita: 12,29 milioni di dollari nel 2025 e 13,02 milioni nel 2026, con una crescita annua stimata del 6%.
Turismo e investimenti: il richiamo dell’Onu
Anche l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite ha acceso i riflettori sul potenziale del settore. A marzo ha pubblicato il documento “Tourism Doing Business: Investing in Namibia”, in cui vengono evidenziate le opportunità di investimento nel turismo locale. Il rapporto sottolinea la stabilità economica della Namibia, la ricchezza del patrimonio culturale e naturale e la varietà di attrazioni, posizionando il Paese come una destinazione interessante per gli investitori internazionali.