di: Valentina Milani | 4 Marzo 2025
La Tunisia adotterà una strategia nazionale per la lotta contro lo spreco alimentare entro settembre 2025. Lo ha annunciato Mohamed Chokri Rejeb, direttore generale dell’Istituto nazionale del consumo (Inc), specificando che l’elaborazione del piano coinvolgerà diversi ministeri, tra cui quelli del Commercio, dell’Agricoltura e dell’Industria.
Secondo Rejeb, la strategia si articolerà su diversi assi, tra cui la sensibilizzazione sugli impatti socio-economici e ambientali dello spreco alimentare, il coinvolgimento di tutti gli attori interessati – dai consumatori agli industriali, passando per il settore alberghiero e della ristorazione –, l’integrazione della tematica nei programmi educativi e l’adozione di un quadro normativo specifico.
Per Lamia Abroug, capo di gabinetto del ministro del Commercio e dello Sviluppo delle esportazioni, l’iniziativa è una necessità, viste le conseguenze economiche dello spreco alimentare e il suo impatto sulla sicurezza alimentare del Paese. I dati raccolti dall’Inc indicano che nel 2021 lo spreco alimentare delle famiglie tunisine ha rappresentato il 5% delle loro spese alimentari, per un valore di 910 milioni di dinari (circa 287,4 milioni di dollari).
Il pane è la principale derrata alimentare coinvolta nel fenomeno: secondo le statistiche ufficiali, ogni anno vengono sprecate circa 900.000 pagnotte al giorno, con un mancato guadagno stimato in quasi 100 milioni di dinari all’anno.
Sebbene sia ancora presto per valutare l’impatto della strategia nazionale, la Tunisia si posiziona come uno dei primi Paesi della regione Medio Oriente e Nord Africa ad adottare un piano d’azione strutturato sul tema. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), nella regione si perdono oltre 200 kg di cibo pro capite all’anno, per un valore superiore ai 50 miliardi di dollari.
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