di: Enrico Casale | 29 Dicembre 2025
Dopo la chiusura delle attività minerarie presso la Buzwagi Gold Mine, il governo tanzaniano ha lanciato una strategia speciale per trasformare l’area in un grande polo industriale. L’obiettivo dichiarato è fare del Paese il principale hub di produzione di beni e servizi per il settore minerario in tutta l’Africa subsahariana.
Il piano è stato illustrato dal ministro dei Minerali, Anthony Mavunde, durante un’ispezione nell’area del futuro Buzwagi Industrial Park, nel distretto di Kahama, regione di Shinyanga. Secondo il ministro, l’iniziativa riflette la visione della presidente Samia Suluhu Hassan di convertire i siti post-estrattivi in motori di sviluppo economico nazionale.
Ad oggi, sono oltre 30 gli investitori che hanno già espresso interesse formale per stabilire fabbriche all’interno del parco. I settori coinvolti spaziano dalla produzione di macchinari e pezzi di ricambio alla fornitura di servizi energetici, educativi e di lavorazione dei minerali.
Un primo passo concreto è già stato compiuto dalla società East Africa Conveyors Supplies, che ha avviato la produzione di componenti per il settore minerario. Tra i progetti di punta spicca inoltre la costruzione di un impianto di raffinazione per il concentrato di rame, che si preannuncia come uno dei più grandi del continente grazie all’impiego della tecnologia Hydromet, caratterizzata da un basso consumo energetico e un ridotto impatto ambientale.
La creazione del parco industriale mira a colmare il vuoto economico lasciato dalla chiusura della miniera d’oro, che per anni è stata la principale fonte di reddito e di entrate fiscali per il distretto di Kahama. “Il progetto creerà nuovi posti di lavoro e stimolerà l’indotto locale”, ha sottolineato Mavunde, ribadendo l’impegno del governo nel voler garantire che le risorse minerarie del Paese portino benefici diretti e a lungo termine ai cittadini, anche dopo l’esaurimento dei giacimenti.
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