di: Enrico Casale | 19 Febbraio 2025
L’Onu ha lanciato un appello ai donatori internazionali per raccogliere 6 miliardi di dollari per il Sudan nel 2025. Questa cifra, superiore del 40% rispetto allo scorso anno, è necessaria per affrontare una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo, caratterizzata da sfollamenti di massa e crescente carestia.
“Il Sudan è un’emergenza umanitaria di proporzioni sconvolgenti”, ha dichiarato il coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite Tom Fletcher. “La carestia sta prendendo piede. Infuria un’epidemia di violenza sessuale. I bambini vengono uccisi e feriti. La sofferenza è spaventosa”.
La guerra civile, che da 22 mesi vede contrapposti l’esercito sudanese e le forze paramilitari Rapid Support Forces (Rsf), ha già costretto un quinto della popolazione a fuggire dalle proprie case e ha causato una grave carestia che minaccia metà della popolazione.
Le Nazioni Unite hanno segnalato condizioni di carestia in almeno cinque località del Sudan, compresi i campi profughi nel Darfur, e prevedono un peggioramento della situazione con il proseguire dei combattimenti e il collasso dei servizi di base.
Il piano delle Nazioni Unite mira a raggiungere circa 21 milioni di persone nel Paese e rappresenta la risposta umanitaria più ambiziosa finora per il 2025. I 4,2 miliardi di dollari (77,52 miliardi di Rand) richiesti serviranno a fornire aiuti d’emergenza, cibo, acqua, assistenza sanitaria e protezione a coloro che sono stati colpiti dal conflitto. La parte restante dei fondi sarà destinata alle persone sfollate a causa della guerra.
L’appello dell’Onu arriva in un momento in cui i bilanci degli aiuti a livello globale sono sottoposti a crescenti pressioni. Nonostante alcune agenzie umanitarie abbiano ricevuto esenzioni per fornire aiuti in Sudan, permangono incertezze sulla portata della copertura per gli aiuti contro la carestia.
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