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Il Sudafrica torna primo fornitore di arance dell’Unione europea

di: Valentina Milani | 10 Ottobre 2025

L’Unione europea, che rappresenta circa il 40% delle importazioni mondiali di arance in volume e valore, è tornata a privilegiare il Sudafrica come principale fornitore, superando l’Egitto al termine della campagna agrumicola 2024/2025. Secondo i dati pubblicati da Eurostat a inizio mese, Pretoria ha esportato verso il mercato comunitario 463.263 tonnellate di arance, con un incremento del 46% rispetto alla campagna precedente (317.136 tonnellate) e del 20% rispetto alla media quinquennale (386.934 tonnellate). Grazie a questa performance, la filiera sudafricana riconquista il suo ruolo di leader nel settore, posizione detenuta dall’Egitto nelle due stagioni precedenti.

Il sorpasso avviene in un momento delicato per la produzione egiziana, penalizzata da una cattiva annata agricola. Le esportazioni del Cairo verso l’Unione europea sono diminuite del 30% su base annua, attestandosi a 345.054 tonnellate, poco sopra la media delle ultime cinque campagne (343.880 tonnellate). Secondo il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda), la produzione egiziana di arance è calata del 12% a causa delle temperature eccezionalmente elevate durante la fase di allegagione, con una conseguente riduzione del 15% nelle esportazioni previste per la stagione 2024/2025.

In Sudafrica, invece, la produzione è rimasta stabile, e la crescita delle esportazioni verso l’Ue dimostra la resilienza del settore, nonostante le restrizioni imposte da Bruxelles. Dal luglio 2022, infatti, l’Unione europea richiede che gli agrumi provenienti dal Paese siano sottoposti a un trattamento a freddo compreso tra 0 °C e -1 °C per un periodo di 16 fino a 25 giorni prima dell’importazione, operazione da effettuarsi sul suolo sudafricano. Queste misure aumentano i costi di stoccaggio e le esigenze tecnologiche per i produttori locali.

Il governo di Pretoria ha avviato una procedura di risoluzione delle controversie presso l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) contro questa normativa, ritenuta discriminatoria. In attesa di sviluppi, la sfida per il settore agrumicolo sudafricano sarà ora quella di consolidare la propria leadership sulle esportazioni di arance verso il mercato europeo, nonostante le barriere regolamentari.

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