di: Redazione | 11 Giugno 2014
SUDAFRICA – Le principali società estrattive impegnate nella produzione di platino in Sudafrica – Lonmin, Implats e Amplats – hanno reso noto di aver subito dall’inizio dell’anno perdite complessive per circa 2,5 miliardi di dollari in mancati ricavi a causa degli scioperi nel settore.
Lo segnalano i media economici sudafricani, aggiungendo che le tre società hanno anche rivelato che dall’inizio degli scioperi i minatori hanno perso una cifra pari a poco meno di 900 milioni di dollari in stipendi non pagati.
Sul versante negoziale, le parti non hanno ancora realizzato nessun passo in avanti verso una soluzione della trattativa per gli aumenti salariali, al punto da spingere il ministro per le Risorse minerarie, Ngoako Rmathlodi, a minacciare di non garantire più il suo ruolo di mediatore se sindacati e società estrattive non mostrino al più presto la volontà di trovare trovare una soluzione alla questione.
Il Sudafrica rappresenta circa il 40% della produzione mondiale di platino. Da gennaio sono circa 70.000 i minatori in sciopero per chiedere l’aumento dei propri salari base a una cifra pari ad almeno 1200 dollari.



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