di: Valentina Milani | 8 Luglio 2025
L’attività del settore privato in Sudafrica è rimasta sostanzialmente stabile a giugno, ma la fiducia delle imprese è scesa ai minimi da quasi quattro anni. Lo rivela l’indice S&P Global South Africa Purchasing Managers’ Index (Pmi), pubblicato ieri.
Il Pmi si è attestato a 50,1 punti, in lieve calo rispetto ai 50,8 di maggio, mantenendosi appena sopra la soglia dei 50 che separa crescita e contrazione dell’attività economica. Nel mese di giugno si è registrato un calo della produzione e dei nuovi ordini, a fronte però di una crescita dell’occupazione e delle scorte. La produzione privata è diminuita per la prima volta in tre mesi, invertendo il forte incremento registrato a maggio, quando era stato raggiunto il ritmo di crescita più alto in quattro anni. I volumi di nuovi affari sono leggermente calati, segnando la prima contrazione da marzo, a causa soprattutto della debolezza degli ordini dall’estero, in calo per il terzo mese consecutivo.
A preoccupare maggiormente è l’indebolimento della fiducia: l’ottimismo sulle prospettive future dell’attività ha toccato il livello più basso da luglio 2021. “Il calo delle aspettative aziendali riflette una crescente incertezza da parte delle imprese, sia sul fronte interno che su quello internazionale”, ha commentato David Owen, economista senior di S&P Global Market Intelligence citata da Reuters.
L’occupazione rappresenta una nota positiva: i livelli di personale sono aumentati per la seconda volta in tre mesi, con il ritmo di crescita più rapido da maggio 2024, trainato in particolare dal settore dei servizi.
Infine, la performance delle catene di approvvigionamento è migliorata per il secondo trimestre consecutivo, segnando il periodo di recupero più lungo da quasi nove anni. Il miglioramento è stato favorito da una riduzione dei disagi portuali e da una domanda più contenuta di materie prime.
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