di: Valentina Milani | 19 Maggio 2025
Il Sud Sudan ha avviato negoziati con il Sudan per scongiurare l’interruzione delle esportazioni di petrolio, fondamentali per l’economia del Paese e attualmente transitate attraverso territori sudanesi. Lo ha reso noto ieri il sottosegretario al petrolio sudsudanese, Deng Lual Wol, parlando con i giornalisti a Juba.
“Ci sono stati problemi nei giorni scorsi, ma grazie a un intervento ad alto livello da parte di tutti gli attori coinvolti, si stanno registrando progressi promettenti”, ha dichiarato Wol, aggiungendo che sono in corso contatti con le controparti sudanesi per garantire la prosecuzione delle esportazioni, evitando così che le compagnie petrolifere diano seguito alla direttiva di Khartoum che le invitava a prepararsi a uno stop.
Secondo il sottosegretario, citato dal quotidiano locale Sudan Tribune, è stato raggiunto un accordo di principio per mantenere attiva la produzione e il trasporto di greggio attraverso il Sudan, nonostante le incertezze sorte dopo i recenti attacchi con droni che hanno colpito un terminal marittimo sudanese. “È apprezzabile il clima di intesa e collaborazione che si è instaurato tra tutte le parti per evitare un blocco delle forniture”, ha affermato.
L’avvertimento iniziale era arrivato dal ministero sudanese del Petrolio e dell’Energia, che aveva scritto alla controparte sudsudanese chiedendo alle aziende operanti nel settore di prepararsi a un’eventuale sospensione dell’export. La decisione era stata motivata dal rischio che nuovi attacchi aerei potessero compromettere l’operatività del porto di Port Sudan, già colpito nei giorni precedenti.
Il Sud Sudan, privo di sbocchi sul mare, dipende quasi interamente dal Sudan per l’export del suo greggio. Le entrate petrolifere rappresentano oltre il 90% del bilancio nazionale.
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