di: Valentina Milani | 25 Novembre 2025
Il forte calo dell’assistenza internazionale allo sviluppo sta frenando le prospettive economiche della Somalia per il 2025, riducendo le previsioni di crescita e aumentando la pressione sulle limitate entrate interne. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze, Bihi Iman Egeh, in un’intervista rilasciata a Cnbc Arabia.
Egeh ha spiegato che l’economia somala è cresciuta del 4% nel 2024, ma le stime per il 2025 sono scese a circa 1%, un rallentamento che ha definito direttamente collegato alla contrazione dei fondi dei principali donatori, storicamente alla base del finanziamento allo sviluppo del Paese.
Il ministro ha affermato che il governo sta accelerando le riforme della gestione finanziaria pubblica, la ristrutturazione del sistema fiscale e la modernizzazione istituzionale per compensare il calo degli aiuti, sottolineando che le entrate domestiche rappresentano un pilastro fondamentale per gli investimenti a lungo termine e la stabilità nazionale.
Secondo Egeh, le riforme degli ultimi anni, in particolare la digitalizzazione del sistema fiscale, hanno permesso di aumentare le entrate interne di oltre l’80% in tre anni. Tuttavia, pur trattandosi di progressi significativi, le entrate interne restano insufficienti a coprire appieno le necessità del Paese.
Ha aggiunto che il bilancio nazionale è cresciuto del 24% tra il 2024 e il 2025, ma il sostegno internazionale resta essenziale mentre il Paese ricostruisce istituzioni e servizi indeboliti da decenni di conflitto. Tra le priorità, ha indicato l’aumento delle risorse per la spesa sociale, con la quota destinata all’istruzione salita dal 3% al 10% in tre anni.
Egeh ha infine sottolineato che la Somalia sta passando da forme di aiuto generalizzate a un supporto più mirato e allineato agli obiettivi nazionali, con maggiore trasparenza e responsabilità.
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