di: Valentina Milani | 22 Maggio 2025
Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha raggiunto un accordo con la Somalia per la terza revisione del programma in corso nell’ambito della Extended Credit Facility (Ecf). Lo ha reso noto l’istituzione finanziaria con un comunicato diffuso nel fine settimana.
L’intesa prevede lo sblocco di una nuova tranche da 10 milioni di dollari, subordinata all’approvazione finale del Consiglio esecutivo del Fmi. “Il continuo sostegno esterno da parte di partner multilaterali e bilaterali resta cruciale per accompagnare gli sforzi politici delle autorità, soprattutto alla luce dell’elevata incertezza e dei significativi rischi al ribasso”, si legge nella nota.
Per il 2024, il Fmi stima una crescita del Prodotto interno lordo reale del 4%, trainata dalla ripresa del settore agricolo, mentre l’inflazione dovrebbe scendere al 5,6% entro fine anno, grazie al calo dei prezzi globali delle materie prime. Tuttavia, le prospettive economiche per il 2025 appaiono più fragili. Il Fondo prevede un rallentamento della crescita al 3%, condizionato dalla debolezza dei consumi privati e delle importazioni, e un’inflazione al 4,9%, in decelerazione ma a un ritmo inferiore rispetto alle attese precedenti.
L’Fmi ha sottolineato che le riforme fiscali in Somalia stanno progredendo con regolarità, e che le autorità riconoscono la necessità di rafforzare ulteriormente la finanza pubblica. Tuttavia, un’ulteriore e duratura riduzione degli aiuti internazionali potrebbe avere gravi ripercussioni: “aggraverebbe l’insicurezza alimentare e la povertà, comprometterebbe gli indicatori di sviluppo umano e metterebbe a rischio i progressi compiuti nella ricostruzione della capacità istituzionale del Paese”, ha avvertito il Fondo.
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