di: Andrea Spinelli Barrile | 17 Luglio 2025
L’agenzia di rating americana Standard&Poor’s (S&P) ha declassato il rating del Senegal per la seconda volta consecutiva, portandolo a B- con outlook negativo. Si tratta del rating più basso dal suo primo rating, nel 2000.
Come spiega l’agenzia di rating in una nota, la ragione di questo calo sta nel deterioramento della situazione di bilancio del Paese e il maggiore fabbisogno finanziario. I nuovi dati infatti mostrano un debito ancora più elevato di quanto precedentemente stimato, pari a 13 miliardi di dollari in più, e l’agenzia di rating stima ora il debito pubblico del Paese al 118% del Pil per il 2024: si tratta del tasso più alto per la categoria di Paesi equivalenti al Senegal.
Con questa revisione al rialzo del debito, combinata con un deficit elevato e arretrati significativi, si ottiene un fabbisogno di finanziamento ben al di sopra delle proiezioni, che potrebbe ammontare a oltre il 25% del Pil quest’anno, almeno stando alle stime di S&p. Un fabbisogno che potrebbe essere simile, o addirittura superiore, nel 2026.
S&P specifica che, stante l’attuale situazione, il Paese dovrà ricorrere a maggiori prestiti sui mercati esteri e “questo potrebbe complicare i negoziati su un nuovo programma con il Fondo monetario internazionale” ma anche ritardare alcuni finanziamenti multilaterali e, per estensione, anche i prestiti commerciali.
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