di: Celine Camoin | 6 Novembre 2025
Il governo della Repubblica del Congo ha approvato la bozza del codice minerario che aggiorna quello del 2005.
“L’attuale codice minerario, promulgato nel 2005, aveva come obiettivo principale quello di attrarre investitori attraverso un regime fiscale e doganale vantaggioso. Oggi appare obsoleto di fronte alle nuove sfide legate alla governance, alla trasparenza e allo sviluppo sostenibile”, ha annunciato il portavoce governativo Thierry Moungalla.
Tra le principali innovazioni, l’adozione della condivisione della produzione; l’obbligo di apertura del 10% del capitale delle società congolesi titolari di titoli minerari; un conto di deposito a garanzia presso la Beac (Banca degli Stati dell’Africa Centrale) che detiene il 30% dei fondi di sviluppo; la creazione di un catasto minerario e la possibilità di ricorrere a gare d’appalto competitive; il rafforzamento del Crgm (Consiglio minerario regionale); permessi per l’attività mineraria su piccola scala; la promozione del contenuto locale; e la lavorazione locale dei minerali.
Questo nuovo codice si ispira in gran parte al futuro codice minerario comunitario della Comunità economica e monetaria dell’Africa Centrale (Cemac), attualmente in fase di adozione.
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