di: Enrico Casale | 17 Novembre 2025
La Repubblica Democratica del Congo (Rd Congo) ha prodotto per la prima volta 1.000 tonnellate di cobalto artigianale tracciabile, segnando un passo chiave verso la trasparenza di un settore che fornisce gran parte del “metallo delle batterie” a livello globale. Il traguardo è stato annunciato da Entreprise Générale du Cobalt (Egc), sussidiaria statale della mineraria Gécamines, in occasione di una cerimonia a Kolwezi, cuore della produzione congolese di cobalto.
La Rd Congo detiene il 72% delle riserve mondiali di cobalto e oltre il 74% dell’offerta globale, gran parte della quale proviene ancora da miniere artigianali informali. Il nuovo sistema di tracciabilità punta a dare trasparenza alla filiera, allineandola agli standard internazionali Esg (ambientali, sociali e di governance) e rispondendo alla crescente richiesta di materie prime “eticamente” approvvigionate.
La mossa arriva mentre la domanda globale di cobalto è stimata in aumento del 40% entro il 2030, alimentata dalla crescita delle batterie per veicoli elettrici e dai sistemi di accumulo energetico. Egc prevede di espandere la produzione tracciata oltre le 1.000 tonnellate iniziali, aumentare la capacità di raffinazione e catturare una quota maggiore del mercato artigianale.
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