di: Andrea Spinelli Barrile | 20 Giugno 2025
Si svolge oggi a Roma, nella cornice di Villa Doria Pamphili, il forum “The Mattei Plan for Africa and the Global Gateway: a common effort with the African continent”, co-presieduto dalla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni e dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Il vertice rappresenta già un primato: è infatti la prima volta che le politiche economiche e di cooperazione italiane, messe in campo dal Piano Mattei per l’Africa, incontrano quelle europee del Global Gateway. Due progetti con molti punti in comune e diverse affinità che, fino ad oggi, hanno viaggiato quasi su piani paralleli. Una partnership, quella tra Piano Mattei e Global Gateway, attesa da molti.
A Roma saranno presenti i vertici dell’Unione Africana, i leader di Angola, Zambia, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania, le più importanti istituzioni bancarie come la Banca Africana di Sviluppo e l’Africa Finance Corporation, e i principali attori della cooperazione africana ed europea. Ma non sarà una semplice vetrina né un’occasione di photo opportunity: è infatti prevista l’inaugurazione del tanto atteso AI Hub for Sustainable Development, la piattaforma strategica del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp). Si tratta di un progetto che ambisce a fare di Roma un punto di riferimento per l’innovazione digitale in Africa, utilizzando un sistema basato sull’intelligenza artificiale che, in una prima fase, si rivolgerà specificamente a 14 Paesi africani e che, entro il 2028, promette di sostenere almeno 500.000 startup africane.
Ma non solo: entro il 2028, grazie a questo Hub, verranno sottoscritti circa cinquanta partenariati ad alto impatto e dieci piani di investimento esterni nelle filiere dedicate all’intelligenza artificiale in Africa, in Paesi come Algeria, Angola, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Mauritania, Marocco, Mozambico, Senegal, Tanzania e Tunisia. Ad oggi, l’AI Hub ha raccolto oltre 35 manifestazioni di interesse da parte del settore privato (tra i partenariati strategici in via di perfezionamento figurano Microsoft, Cisco, Cassava Technologies, Cineca, Confindustria Anitec-Assinform e Assafrica & Mediterraneo).
L’idea del governo italiano, al vertice, è quella di concentrarsi su due piattaforme: la Piattaforma AI Hub, che punta a fare da ponte tra gli innovatori africani, i partner del G7, l’Unione Europea e i protagonisti dell’industria tecnologica globale; e la Coalizione Africa Green Compute, una piattaforma multistakeholder nata dal partenariato tra Undp, Alliance4AI, Axum e Kytabu, volta ad aumentare l’accesso a infrastrutture di calcolo sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico in Africa.
“L’approvazione da parte dei leader del G7 dell’AI Hub for Sustainable Development, avvenuta a Borgo Egnazia nel 2024, ha rappresentato un riconoscimento internazionale, in particolare del fatto che lo sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale è fondamentale per la stabilità globale e la prosperità condivisa”, ha dichiarato Marcos Neto, segretario generale aggiunto e direttore dell’Ufficio per il sostegno alle politiche e ai programmi dell’Undp, in occasione della presentazione dell’Hub, il 16 giugno alla Stampa Estera a Roma.
Al vertice romano si discuterà anche di nuovi strumenti finanziari che possano accelerare la realizzazione di progetti in Africa, in aggiunta a quelli esistenti. L’obiettivo di fondo è “internazionalizzare” il Piano Mattei per l’Africa, portandolo verso una dimensione più europea, con l’Italia che si propone attivamente come cerniera tra i due continenti, rafforzando la collaborazione con iniziative strategiche a livello europeo e con un focus specifico sull’Africa.
© Riproduzione riservata