di: Andrea Spinelli Barrile | 20 Giugno 2025
La Nigeria introduce controlli più rigidi sulle esportazioni di petrolio greggio e prodotti petroliferi per combattere i furti e aumentare la trasparenza. Lo ha annunciato la Commissione per la regolamentazione del petrolio upstream (Nuprc), che ha attivato da oggi nuove linee guida obbligatorie.
Secondo le nuove regole, gli esportatori devono ottenere un permesso di esportazione, l’autorizzazione della nave e un numero di identificazione univoco (Uin) prima che qualsiasi carico possa lasciare le coste del Paese. Tutti i documenti di esportazione — polizza di carico, certificato di origine e manifesto — dovranno contenere il codice Uin, per garantire tracciabilità completa dal punto di partenza fino al terminal di esportazione.
Il nuovo sistema, chiamato Dichiarazione anticipata di carico (Acd), sarà gestito online dalla Nuprc e servirà a verificare l’identità degli esportatori, i volumi dichiarati e la conformità delle spedizioni. “Vogliamo migliorare trasparenza, responsabilità ed efficienza”, ha dichiarato il direttore generale Gbenga Komolafe, assicurando che da ora solo i volumi correttamente certificati potranno lasciare il Paese.
La misura arriva in un momento in cui, secondo la Nuprc, il valore delle esportazioni petrolifere nel primo trimestre del 2025 ha raggiunto i 12.960 miliardi di naira (circa 7,3 miliardi di euro), mentre le raffinerie interne faticano ancora a reperire materie prime. Il contrasto tra boom dell’export e crisi dell’offerta locale ha messo in luce la necessità di regole più rigide.
Il regolamento si applica a tutte le licenze e concessioni previste dal Petroleum Industry Act e riguarda ogni tipo di prodotto energetico in uscita — dal greggio ai condensati, dal gas naturale liquido ai carburanti raffinati. Nessuna esportazione potrà avvenire al di fuori del nuovo sistema.
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