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Nigeria: tasse, il governo vuole aumentare le entrate

di: Andrea Spinelli Barrile | 22 Aprile 2024

Il governo della Nigeria punta ad un aumento del 60% delle entrate quest’anno al fine di mantenere il debito a livelli sostenibili e alleviare le difficoltà diffuse. Lo ha detto il ministro delle Finanze nigeriano Wale Edun ad un evento sull’economia mondiale organizzato dalla testata Semafor.

Edun ha detto che l’obiettivo è “molto ambizioso” ma necessario a ridurre il deficit fiscale nigeriano da circa il 6,1% del Pil al 3,8%. Il governo di Abuja sta lavorando per aumentare la produzione di petrolio ad almeno 2 milioni di barili al giorno (bpd), produzione di petrolio che è stata pari a 1,47 milioni di barili al giorno nel 2023, in controtendenza con l’obiettivo del governo che era di 1,69 milioni di barili al giorno. L’aumento della produzione di petrolio è “il frutto più a portata di mano” per far crescere le entrate della Nigeria, ha affermato Edun: l’obiettivo di 2 milioni di barili giornalieri prevede lo sfruttamento dei condensati, una forma di petrolio ottenuto dal gas naturale la cui produzione non è limitata dalle quote Opec.

Sebbene sia tipicamente il più grande produttore di petrolio greggio dell’Africa, la capacità della Nigeria di ottenere valuta estera dall’aumento dei prezzi del petrolio è stata ostacolata negli ultimi anni dai furti e dalle perdite lungo gli oleodotti.

Il governo della Nigeria mira anche ad aumentare le entrate attraverso “una maggiore efficienza nella riscossione delle tasse e di altre tasse e oneri che il governo ha il diritto di imporre”: il governo sta utilizzando la tecnologia digitale per migliorare la riscossione delle tasse.

Le riforme del presidente Bola Tinubu da quando è entrato in carica lo scorso maggio hanno incluso la sospensione parziale di un programma di sussidi per la benzina e la svalutazione della naira. Tali misure hanno dato luogo ad aumenti dei prezzi per i consumatori, in particolare per il cibo e i trasporti. A marzo l’inflazione era al 33,2%, il livello più alto in quasi tre decenni. Tinubu ha intrapreso numerosi viaggi all’estero in Europa, Asia e Medio Oriente per invitare gli investitori nel paese, ma i frutti non sono ancora stati raccolti: “Non abbiamo visto alcun impegno di investimento da prima pagina, ma c’è molto interesse da parte degli investitori diretti esteri” ha detto Edun.

© Riproduzione riservata

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