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Nigeria: settore lattiero-caseario, Nestlé vuole investire

di: Andrea Spinelli Barrile | 16 Giugno 2025

Nestlé Nigeria ha annunciato una nuova collaborazione con il ministero federale per lo Sviluppo del bestiame per avviare un programma di formazione tecnica nel settore lattiero-caseario. L’obiettivo è migliorare la qualità e la quantità della produzione di latte nel Paese.

L’iniziativa è stata formalizzata con una lettera d’intenti firmata in occasione della Giornata mondiale del latte 2025. Secondo quanto spiegato da Victoria Uwadoka, responsabile comunicazione e sostenibilità di Nestlé Nigeria, il programma punta a sviluppare competenze tecniche e professionali di medio livello, rafforzando la filiera locale, migliorando la sicurezza alimentare, la nutrizione e creando mezzi di sussistenza più sostenibili.

Il piano prevede corsi di formazione incentrati su produzione, lavorazione, igiene e gestione del latte, oltre alla condivisione di conoscenze e supporto tecnico nei cluster lattiero-caseari.

“Abbiamo l’esperienza e la capacità per offrire programmi di formazione adattati al contesto nigeriano – ha dichiarato Wassim Elhusseini, direttore generale e Ceo di Nestlé Nigeria -. La nostra collaborazione con il governo è pensata per colmare il divario nelle competenze tecniche e contribuire allo sviluppo di un settore più forte e inclusivo”.

Il ministro per lo Sviluppo dell’allevamento, Alhaji Idi Mukhtar Maiha, ha definito l’accordo un passo importante per affrontare le difficoltà della filiera lattiero-casearia. Tra le azioni previste, la creazione di un centro di formazione a Paikon Kore, Gwagwalada, che offrirà corsi agli agricoltori e a tecnici specializzati per aumentare la produttività con metodi moderni.

Dal lancio del Nestlé Nigeria Dairy Development Project (Nndp) nel 2019, l’azienda ha già ottenuto risultati significativi: 83 cooperative lattiero-casearie fondate, oltre 3.000 allevatori coinvolti, più di un milione di litri di latte crudo raccolti. Inoltre, Nestlé ha formato più di 2.000 allevatori, vaccinato oltre 36.000 capi di bestiame e costruito 19 pozzi e 28 abbeveratoi per migliorare l’accesso all’acqua.

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