di: Andrea Spinelli Barrile | 10 Giugno 2025
Secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla Building Collapse Prevention Guild (Bcpg) della Nigeria, sono 1.616 le persone morte in 653 episodi di crollo edilizio avvenuti tra l’ottobre 1974 e il maggio 2025. La Bcpg è un’associazione professionale fondata nel 2011 per contrastare il fenomeno, che coinvolge ingegneri civili, architetti, geometri e altri esperti del settore edilizio.
Nel report si evidenzia come lo Stato di Lagos sia il più colpito del Paese, con il 55,28% del totale dei crolli registrati. Seguono il Territorio della Capitale Federale di Abuja con il 4,29%, lo Stato di Anambra con il 4,13%, Oyo (3,37%) e Kano (3,22%). Alcuni Stati, tra cui Taraba, Bayelsa, Gombe e Yobe, hanno registrato il primo crollo solo nel 2022, mentre altri – come Zamfara, Bauchi, Sokoto, Katsina e Kebbi – hanno finora segnalato un solo episodio.
La Bcpg ha sottolineato che nessun crollo è stato registrato negli anni 1971, 1975 e 1981, ma ha anche evidenziato un peggioramento negli ultimi anni. Nel 2020, in piena pandemia, si sono verificati 45 crolli in tutta la Nigeria, di cui 18 a Lagos, pari al 40% del totale. Il 2022 ha fatto registrare il numero più alto mai rilevato, con 62 episodi, 20 dei quali (32%) solo a Lagos. Nel 2023 i crolli sono stati 52, con Lagos ancora in testa (17 casi, 33%).
Nel 2024, i crolli registrati sono stati 47 in 14 Stati federati. Lagos ne ha contati 13, seguita da Abuja (6), Anambra (5), Kano e Rivers (4 ciascuno). Jigawa e Plateau hanno riportato 3 crolli ciascuno, mentre Osun e Delta 2. Niger, Abia, Edo, Oyo ed Ebonyi hanno anch’essi registrato episodi.
Nei primi cinque mesi del 2025 sono già stati documentati 13 crolli. Il primo dell’anno si è verificato il 4 gennaio nello Stato di Rivers, ma Lagos continua a guidare la classifica con 7 episodi. Seguono Ekiti (2) e Anambra, Yobe, Rivers e Ogun con un caso ciascuno.
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