di: Celine Camoin | 13 Giugno 2025
Lo sviluppatore australiano Cwp Global ha sospeso il suo progetto Aman da 40 miliardi di dollari in Mauritania a causa della mancanza di acquirenti per l’ammoniaca verde, nonostante le favorevoli condizioni locali.
L’azienda non è stata in grado di ottenere accordi di acquisto a lungo termine per compensare i maggiori costi di produzione associati alla produzione di combustibili privi di emissioni di carbonio.
Il progetto Aman avrebbe dovuto entrare in funzione tra il 2029 e il 2030 e avrebbe dovuto contare su 18 Gw di energia eolica e 12 Gw di energia solare per produrre fino a 1,7 milioni di tonnellate di idrogeno verde o 10 milioni di tonnellate di ammoniaca verde all’anno. L’investimento totale stimato è stato di 40 miliardi di dollari, secondo l’azienda.
Mark Crandall, amministratore delegato di Cwp Global, ha dichiarato che “per ora, nessuno vuole acquistare ammoniaca verde, o persino blu, a un prezzo accettabile per i produttori”. Ha chiarito che il collo di bottiglia non era dovuto alle condizioni locali o alle normative mauritane, ma piuttosto alla redditività ancora bassa legata alla mancanza di un prezzo del carbonio basato su incentivi.
L’Unione europea è citata come uno dei mercati target ma, secondo Crandall, i meccanismi esistenti non colmano il divario tra i costi di produzione del combustibile verde e quelli dei suoi equivalenti fossili. La mancanza di meccanismi di supporto adeguati, in particolare per quanto riguarda il prezzo del carbonio, rende i progetti economicamente fragili in questa fase.
Cwp Global ha anche segnalato ritardi in un altro progetto in Angola. Con una capacità prevista di 600 MW, questo sito avrebbe dovuto sfruttare l’energia idroelettrica in eccesso. Tuttavia, si trova ad affrontare gli stessi ostacoli commerciali, con potenziali acquirenti riluttanti ad accettare il sovrapprezzo associato all’ammoniaca verde.
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