di: Enrico Casale | 22 Dicembre 2025
Il settore dell’acquacoltura in Marocco sta vivendo una fase di espansione senza precedenti, consolidandosi come uno dei pilastri strategici dell’economia blu nazionale. Durante la 26ª riunione del consiglio di amministrazione dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’acquacoltura (Anda), presieduta a Rabat dalla Segretaria di Stato, Zakia Driouich, è stato tracciato un bilancio estremamente positivo: per il 2025 sono stati autorizzati 184 progetti operativi, che mobilitano un investimento complessivo di 1,76 miliardi di dirham (165 milioni di euro). Queste iniziative mirano a una produzione target di 75.507 tonnellate di prodotti ittici, con una ricaduta occupazionale diretta stimata in 2.361 nuovi posti di lavoro. A questo nucleo principale si aggiungono altri 62 progetti attualmente in fase di sviluppo, pronti a incrementare la capacità produttiva di ulteriori 14.590 tonnellate attraverso un investimento aggiuntivo di 307 milioni di dirham.
Un elemento chiave della strategia di crescita è la modernizzazione dei servizi agli investitori. L’Anda ha annunciato lo sviluppo di una piattaforma digitale integrata per la completa dematerializzazione del percorso burocratico, garantendo maggiore trasparenza e tempi di elaborazione ridotti. Per il 2026, il piano d’azione prevede 35 nuovi progetti focalizzati sull’apertura di nuove aree di investimento, il miglioramento delle competenze tecniche e il rafforzamento della tracciabilità e competitività dei prodotti. L’obiettivo è trasformare l’acquacoltura in una filiera matura, sostenibile e pienamente integrata nell’ecosistema industriale del Regno.
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