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Mali: Bamako e Copenhagen provano a riavvicinarsi

di: Andrea Spinelli Barrile | 16 Maggio 2025

Il ministro degli Esteri maliano, Abdoulaye Diop, ha incontrato la scorsa settimana a Bamako Brigitte Markussen, inviata speciale della Danimarca per i Grandi laghi e il Sahel. L’incontro si inserisce nel contesto del riorientamento strategico della Danimarca in Africa occidentale, segnato dalla chiusura dell’ambasciata danese a Bamako nell’agosto 2024.

Dal 2006, la Danimarca ha investito 122 milioni di euro in Mali, sostenendo progetti nei settori della decentralizzazione, dei diritti umani e del rafforzamento della società civile. Tuttavia, i colpi di Stato in Mali che dal 2020 hanno colpito la politica del Mali hanno portato a un deterioramento delle relazioni tra Bamako e i partner occidentali: nel gennaio 2022, il governo maliano ordinò il ritiro immediato delle forze speciali danesi schierate nell’ambito della Task force Takuba, sostenendo che il loro dispiegamento non era stato autorizzato, e tale ordine portò alla sospensione parziale degli aiuti danesi al Mali.

Secondo i report della Danida, l’agenzia per la cooperazione allo sviluppo danese, tra il 2012 e il 2021, la Danimarca ha investito in media 17 milioni di euro all’anno in Mali, pari a quasi il 4% del suo portafoglio africano complessivo, finanziando in particolare progetti nei settori della governance (6,5 milioni di euro), dell’agricoltura (4,2 milioni di euro) e dell’inclusione sociale (3,7 milioni di euro). Nell’agosto 2024, la Danimarca ha annunciato la chiusura delle sue ambasciate in Mali e Burkina Faso, adducendo come motivazione principale i colpi di stato militari e il deterioramento delle relazioni tra questi Paesi e le potenze occidentali. Contemporaneamente, la Danimarca ha detto che aprirà nuove ambasciate in Ruanda, Senegal e Tunisia e di voler rafforzare il proprio personale diplomatico in Egitto, Kenya, Sudafrica, Nigeria e Ghana. Secondo il rapporto di valutazione del 2023 della Danida, “il Mali non è più considerato una piattaforma sicura per i partenariati democratici”, il che riflette le crescenti preoccupazioni di Copenhagen circa la stabilità politica e la governance del Paese.

Durante l’incontro tra Diop e Markussen, il ministro maliano ha sottolineato l’importanza di proseguire il dialogo politico tra i due Paesi, nonostante i recenti dissapori, e ha sottolineato che la creazione della Confederazione degli Stati del Sahel, definita un “attore geopolitico emergente”, rende necessario per tutti fare i conti con questa nuova realtà. Markussen, si legge in una nota ufficiale del ministero degli Esteri danese, ha espresso l’impegno della Danimarca a mantenere “relazioni costruttive” con il Mali, con partnership sincere, pragmatiche e reciprocamente vantaggiose.

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