di: Andrea Spinelli Barrile | 11 Novembre 2025
Il Malawi sta applicando restrizioni all’esportazione di mais per proteggere le scorte di cereali. Lo ha reso noto il ministero del Commercio malawiano, dopo che il governo ha previsto che un quinto della popolazione soffrirà la fame a causa di un raccolto inferiore alla media.
I controlli sono previsti da una legge del 2018 che limita l’importazione e l’esportazione di merci, tra cui il mais. “Questa restrizione resta in vigore nell’ambito degli sforzi continui del governo per salvaguardare la sicurezza alimentare nazionale, mantenere la stabilità dei prezzi e proteggere i mezzi di sussistenza della maggior parte dei malawiani che dipendono dal mais come alimento base” scrive il ministero malawiano.
Secondo la rete statunitense Famine warly warning systems, che cita il ministero dell’agricoltura del Malawi, quest’anno il Malawi ha raccolto 2,9 milioni di tonnellate di mais, a fronte di un fabbisogno nazionale di 3,7 milioni di tonnellate: un rapporto governativo sulla sicurezza alimentare pubblicato a ottobre mostra che circa 4 milioni di malawiani soffriranno la fame da qui al prossimo raccolto, previsto per marzo 2026. Secondo l’Integrated food security phase classification, un’iniziativa che coinvolge agenzie delle Nazioni unite e organizzazioni umanitarie, i prezzi medi del mais nel Paese dell’Africa meridionale sono aumentati di almeno il 50% nell’ultimo anno.
Agenzie umanitarie come il Programma alimentare mondiale (Wfp) lanceranno questo mese interventi di soccorso nei distretti del Malawi con i maggiori deficit alimentari, ha dichiarato a Reuters un portavoce del Wfp: il programma, tuttavia, deve far fronte a un deficit di bilancio di 69 milioni di dollari per raggiungere l’obiettivo di distribuzione alimentare. Il Malawi ha ordinato 200.000 tonnellate di mais dallo Zambia per contribuire a colmare il suo deficit di cereali.
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Africa e Affari, ottobre 2013 - Africa turca (copia digitale)

