di: Valentina Milani | 31 Ottobre 2025
Dopo la formazione del nuovo governo, il Madagascar si prepara ad affrontare uno dei primi e più delicati dossier del nuovo corso politico: la legge di bilancio 2026. Per la prima volta, società civile, settore privato, sindacati e movimento Gen Z hanno deciso di unirsi in un’unica piattaforma per chiedere un processo partecipativo nella stesura del testo, considerato fondamentale per la “rifondazione” annunciata dal nuovo regime.
La legge di bilancio stabilirà le entrate fiscali, le priorità d’investimento e i settori da sostenere con fondi pubblici. In passato, il documento era spesso stato redatto e approvato in tempi ristretti, nonostante le critiche ricorrenti delle organizzazioni civiche. L’altroieri, durante una conferenza stampa ad Antananarivo, i rappresentanti della nuova alleanza hanno presentato una dichiarazione comune chiedendo maggiore trasparenza e decentralizzazione.
Lucky Andrianirina, presidente dell’Alleanza Aika, ha sottolineato, citato da Radio France Internationale (Rfi), che la coalizione punta a garantire che il bilancio rifletta le priorità annunciate dal nuovo governo, come energia, acqua, salute, istruzione e lotta alla corruzione. “Formiamo ora un fronte ampio con il settore privato e i sindacati per assicurarci che la rifondazione promessa si traduca in un reale cambiamento nel modo di governare”, ha dichiarato.
Rfi precisa che il settore privato, rappresentato da Frédéric Schaffner, ha proposto una serie di raccomandazioni a nome di 120 imprese, fondi d’investimento e associazioni professionali, chiedendo un ampliamento della base fiscale e misure per favorire l’integrazione dell’economia informale nel sistema formale. Schaffner ha inoltre sollecitato la creazione di un bilancio specifico per la digitalizzazione dello Stato, allo scopo di ridurre la corruzione, velocizzare le procedure amministrative e accrescere l’autonomia finanziaria del Paese, oggi fortemente dipendente dagli aiuti esterni.
Tra le proposte figura anche l’istituzione di una vice-primatura incaricata dei settori produttivi – industria, commercio, trasporti e turismo – per coordinare meglio le politiche di sviluppo e rappresentare un interlocutore unico per gli operatori economici.
A pochi giorni dalla presentazione ufficiale, la legge di bilancio 2026 è dunque già sotto stretta osservazione: per molti cittadini, dovrà essere il primo banco di prova concreto della promessa di rifondazione del Madagascar, notano alcuni osservatori.
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