di: Andrea Spinelli Barrile | 24 Dicembre 2025
Il Kenya ha avviato i primi passi formali per lo sviluppo di uno spazioporto commerciale sulla sua costa. Il Tesoro nazionale ha emesso i termini di riferimento per l’approvvigionamento di servizi di consulenza sulle transazioni per il progetto, un documento pubblicato il 16 dicembre che rivela la ricerca di un consulente esperto in transazioni per valutare la fattibilità tecnica, finanziaria, legale, ambientale e sociale dello sviluppo di uno spazioporto commerciale nell’ambito di un accordo di partenariato pubblico-privato (Ppp).
L’iniziativa è guidata dalla Kenya space agency (Ksa) e mira a gettare le basi per la realizzazione di una base di lancio satellitare nell’area di Kipini, tra Malindi e Lamu, lungo la costa del Kenya: l’Africa non ha attualmente uno spazioporto attivo, nonostante i lanci effettuati in passato sia dall’Algeria che dalla piattaforma San Marco, progetto pionieristico italiano a largo proprio del Kenya, vicino a Malindi, che hanno effettuato lanci di satelliti e razzi sonda tra il 1964 e il 1988, e attualmente i satelliti fabbricati in Africa devono essere trasportati all’estero per il lancio, comportando elevati costi logistici e operativi.
Il progetto dello spazioporto è stato approvato nell’aprile 2025 e sarà utilizzato principalmente per lanci di satelliti e altre attività commerciali legate allo spazio. Il governo prevede che attirerà partnership internazionali e investitori privati interessati all’implementazione di satelliti, all’osservazione della Terra, alle telecomunicazioni, al monitoraggio climatico e alla ricerca scientifica. Lo spazioporto, tuttavia, è uno degli oggetti del desiderio dell’Arabia Saudita, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni nel settore spaziale keniano, concentrandosi sulla creazione di capacità spaziali nazionali attraverso iniziative come Neo space group, spesso collaborando a livello globale e potenzialmente intravedendo opportunità nel crescente settore spaziale del Kenya, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo e la tecnologia proprio dei porti: i significativi investimenti sauditi nel porto di Lamu e nelle zone economiche speciali del Kenya indicano legami economici sempre più ampi, che potrebbero includere anche la futura logistica o tecnologia legata allo spazio.
La procedura di appalto per la stazione spaziale dovrebbe concludersi il 13 febbraio prossimo, segnando un passo significativo verso l’ambizione del Kenya di sviluppare una capacità nazionale di lancio di satelliti: il progetto richiederà il coordinamento con diverse agenzie governative, tra cui il ministero della Difesa, l’Autorità per l’aviazione civile del Kenya, l’Autorità marittima del Kenya, il Servizio di intelligence nazionale e l’Autorità nazionale per la gestione ambientale. Il 15 marzo 2023 il capo di Stato italiano Sergio Mattarella ha visitato il Luigi Broglio Space Center, la base operativa dell’Agenzia spaziale italiana oggi utilizzato per la raccolta e la ricerca di dati satellitari, il tracciamento e l’addestramento.
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