di: Andrea Spinelli Barrile | 1 Ottobre 2024
I lavoratori della Kenya aviation workers union (Kawu, il principale sindacato aeroportuale del Paese africano) hanno respinto la proposta di investimento e gestione dell’aeroporto di Nairobi da parte del gruppo indiano Adani. Lo si apprende da un comunicato ufficiale della Kawu.
Dopo diversi giorni di sciopero, i lavoratori hanno potuto consultare e valutare il testo del progetto di Adani, discutendolo in diverse assemblee. La Kawu aveva dieci giorni per prendere posizione: secondo Moss Ndiema, segretario generale della Kawu, l’accordo è “fraudolendo e deve essere annullato” e denuncia uno “stratagemma per saccheggiare le risorse pubbliche del Kenya”.
Adani intende investire più di 1,8 miliardi di dollari nell’ammodernamento dell’aeroporto Jomo Kenyatta, il principale scalo del Paese nella capitale Nairobi. In cambio, il gruppo indiano ha chiesto di prendere una quota del 18% dall’infrastruttura, con lo sfruttamento per 30 anni, oltre a diversi terreni circostanti per costruire degli alberghi, beneficiando di un regime fiscale agevolato e con la promessa da parte dello Stato di non realizzare un altro aeroporto intercontinentale a Nairobi.
Secondo Kawu, queste condizioni sono sfavorevoli e denuncia l’assenza di gara d’appalto. E non è l’unica voce critica: “L’accordo dovrebbe includere una seconda pista entro i primi cinque anni e un investimento nella nostra compagnia aerea nazionale” ha scritto su X Mohamed Hersi, ex-presidente della Kenya tourism federation, sottolineando che tuttavia “Adani ha dato priorità agli hotel e ai centri commerciali. Stiamo mettendo il carro davanti ai buoi”. Kawu dovrebbe incontrare le autorità questa settimana.
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