di: Andrea Spinelli Barrile | 18 Dicembre 2025
Il governo di Nairobi ha l’intenzione di collaborare con nuove aziende straniere per estrarre i minerali e terre rare del Paese. Lo ha detto il primo segretario di gabinetto del Kenya, Musalia Mudavadi nel corso di un evento negli Stati uniti, dove si trovava nella delegazione del presidente William Ruto, alcuni giorni fa.
Mudavadi ha sottolineato l’impegno del Kenya nel collaborare con “aziende minerarie affidabili” per esplorare il pieno potenziale del Paese: poco prima Mudavadi aveva incontrato l’ambasciatore australiano negli Stati uniti, Kevin Rudd, ed ha spiegato che l’azienda straniera che vuole investire nel settore minerario keniano deve avere “esperienza, competenza e solidità finanziaria”. Secondo il Servizio affari esteri keniano, la società straniera sarebbe responsabile del supporto e della formazione delle squadre keniane per estrarre le risorse in modo sicuro e in modo da sostenere le comunità locali.
In particolare, Mudavadi ha parlato dei progetti alle colline Mrima, nella contea di Kwale, un luogo tra l’altro molto importante per le popolazioni locali, che sostengono vivano lì gli spiriti dei loro antenati, ma che “con i notevoli giacimenti di terre rare presenti in questa regione costiera, il Kenya è determinato a collaborare solo con aziende attente all’ambiente che vanno oltre il profitto”. Mrima Hills è considerato uno dei più grandi giacimenti di terre rare al mondo, particolarmente ricco di monazite e ganga silicatica, utilizzati in moderne applicazioni high-tech e di energia verde.
Intervenendo allo stesso evento, l’ambasciatore Rudd ha dichiarato l’intenzione dell’Australia di estrarre terre rare dalle colline di Mrima, ribadendo la disponibilità del Paese a collaborare con l’amministrazione del presidente William Ruto.
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