di: Andrea Spinelli Barrile | 10 Giugno 2025
Si prevede che la produzione di caffè etiope raggiungerà gli 11,56 milioni di sacchi, ovvero 694.000 tonnellate. Questo secondo le ultime proiezioni del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati uniti (Usda) nel suo Rapporto sul mercato del caffè etiope pubblicato in questi giorni.
Il caffè in forte crescita
Questa previsione, se realizzata, segnerebbe una crescita del 9% rispetto alla campagna precedente (638.000 tonnellate) e consentirebbe inoltre al settore etiope di stabilire un nuovo record produttivo. Record che si sommerebbe a quello già raggiunto nella campagna 2024.
Secondo l’Usda, questa prospettiva di crescita si basa principalmente sull’entrata in produzione di nuove piantagioni e di vecchie piantagioni che sono state ringiovanite, il che suggerisce un aumento del 4% della superficie raccolta, stimata in 790.000 ettari. “Negli ultimi quattro anni” scrive l’Usda nel suo report, “oltre 450.000 ettari di terreno sono stati rigenerati e ripiantati con varietà di caffè migliorate e ad alta resa. Per contrastare il calo di produttività degli alberi più vecchi, i coltivatori di caffè hanno adottato una pratica sostenibile” ovvero la capitozzatura, “che prevede una drastica potatura degli alberi per stimolare una nuova crescita vigorosa. Questi alberi di caffè ringiovaniti e le nuove varietà migliorate hanno iniziato a dare frutti nella stagione 2024/2025, contribuendo a migliorare le rese e la qualità dei chicchi”.
Aumenta la resa
In questo contesto, l’Usda prevede anche un aumento del 4,7% della resa, raggiungendo 0,88 tonnellate per ettaro nel 2025/2026. Inoltre, con la produzione record prevista per il 2025/2026, si prevede che il settore etiope registrerà un tasso di crescita medio della produzione del 2,83% annuo negli ultimi 3 anni.
Secondo Semafor, nel 2024 l’Etiopia ha registrato ricavi record dalle esportazioni di caffè, raggiungendo 1,87 miliardi di dollari nei primi dieci mesi dell’anno fiscale e superando del 142% l’obiettivo iniziale fissato dal governo etiope. Il dato è sostenuto dall’aumento dei prezzi internazionali del caffè arabica, che dall’inizio dell’anno si mantengono attorno o sopra i 3,50 dollari per libbra sul mercato dei futures. Il calo della produzione in Brasile, principale esportatore mondiale di arabica, ha spinto la domanda verso altri fornitori, tra cui l’Etiopia.
Vantaggi e sfide
Attualmente inoltre l’Etiopia beneficia anche della nuova politica commerciale statunitense: Washington ha mantenuto dazi doganali elevati su alcuni Paesi concorrenti, come il Vietnam e il Burundi, agevolando così la competitività del caffè etiope sul mercato statunitense, il più grande al mondo. Restano però anche molte sfide: le nuove regole dell’Unione europea contro la deforestazione richiederanno ai produttori di dimostrare l’origine sostenibile del caffè entro il giugno 2026, imponendo requisiti tecnologici non sempre accessibili agli agricoltori locali.
Nonostante ciò, il 2024 si conferma come un anno eccezionale per il settore caffeicolo etiope, con prospettive favorevoli anche nel medio termine, mentre in altri Paesi molti agricoltori stanno abbandonando la coltivazione del caffè per colture più redditizie.