di: Valentina Milani | 1 Settembre 2025
Gibuti ha firmato a Pechino un accordo tripartito con due società cinesi per sviluppare su larga scala l’estrazione di sale dal lago Assal, uno dei bacini più salati al mondo. Lo ha annunciato il ministero dell’Energia di Gibuti.
Il ministro dell’Energia e delle Risorse naturali, Yonis Ali Guedi, ha sottoscritto nei giorni scorsi il protocollo con Salt Investment S.A., filiale del gruppo cinese Cccc, e con Beijing China-Mining Jinfa Technology Co. Ltd (Cmjf). L’intesa, dal valore complessivo superiore a 38 milioni di dollari, prevede un aumento progressivo della produzione di sale industriale e alimentare.
Il progetto sarà realizzato in tre fasi. La prima, finanziata con nove milioni di dollari, modernizzerà gli impianti e permetterà di produrre 500.000 tonnellate di sale industriale e 20.000 tonnellate di sale alimentare in meno di un anno. La seconda, con 18 milioni di dollari, porterà la capacità a un milione di tonnellate di sale industriale e 50.000 tonnellate di sale alimentare. La terza, da 11 milioni di dollari, supererà i due milioni di tonnellate complessive.
“Questo accordo trasformerà la filiera del sale in un settore dinamico, sostenibile e vantaggioso per l’economia nazionale”, ha dichiarato Guedi citato dai media locali. Il direttore generale di Cccc, Cheng Tiancheng, ha definito l’intesa “un partenariato strategico win-win” e ha espresso l’ambizione di fare del lago Assal il più grande sito di produzione di sale dell’Africa orientale.
Situato a 155 metri sotto il livello del mare, il lago Assal è già sfruttato per il sale e i bromuri. Le autorità di Gibuti vedono nel nuovo accordo un’opportunità per rafforzare la posizione del Paese sui mercati regionali e internazionali e creare nuovi posti di lavoro.
La firma si è svolta presso la sede di Cccc e Curg a Pechino, alla presenza di dirigenti cinesi e rappresentanti di Gibuti.
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