di: Andrea Spinelli Barrile | 19 Novembre 2025
Il Ghana abolirà l’Imposta sul valore aggiunto (Iva) sulle esplorazioni minerarie, una decisione presa per attrarre investimenti nel settore minerario. Lo ha annunciato il ministro delle Finanze ghanese, Cassil Ato Forson, intervenendo al parlamento durante la presentazione della legge di bilancio.
Il ministro ha sottolineato che l’Iva sulle esplorazioni geologiche può essere considerata la causa del livello estremamente basso di investimenti nel settore negli ultimi due decenni: “Le nuove riforme elimineranno l’Iva sulle esplorazioni minerarie, sulle esplorazioni geologiche e sulla prospezione mineraria, ripristineranno la fiducia degli investitori, stimoleranno lo sviluppo di nuovi giacimenti e garantiranno la sostenibilità a lungo termine del settore minerario del Paese”.
Ato Forson ha detto che l’eliminazione dell’Iva “promuoverà anche un’attività mineraria responsabile e contribuirà a ridurre l’esplorazione indiscriminata che sta degradando le foreste e i corsi d’acqua del Ghana”. A ottobre, il Ghana gold board (GoldBod) ha pubblicato un report in cui mostra che il Paese ha esportato circa 82 tonnellate di oro su piccola scala dall’inizio dell’anno, per un valore di 8,06 miliardi di dollari. Rispetto ai dati del 2024, i ricavi derivanti dalle esportazioni di oro sono quasi raddoppiati.
Ad aprile, le autorità ghanesi hanno vietato agli stranieri di commerciare oro sia a livello nazionale che di export e hanno revocato tutte le licenze per la vendita e l’acquisto di oro artigianale, istituendo un nuovo sistema di licenze: queste misure sono state adottate per contrastare l’estrazione illegale di oro su piccola scala, nota anche come “galamsey”.
Circa il 40% della produzione totale di oro del Ghana infatti proviene da piccole miniere, e circa il 70-80% delle piccole miniere opera senza licenza.
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