di: Andrea Spinelli Barrile | 10 Luglio 2025
Il presidente del Ghana John Dramani Mahama ha annunciato ieri l’istituzione di una task force speciale chiamata Goldbod task force per contrastare la “galamsey”, ovvero la pratica di estrazione illegale di oro e il contrabbando che da tempo affliggono la nazione dell’Africa occidentale.
La sfida cronica dell’estrazione illegale di oro è stata una questione importante durante la campagna elettorale presidenziale del Ghana dell’anno scorso e fonte di preoccupazione per gli elettori, con proteste e critiche contro il governo uscente: il presidente del Ghana Mahama, lanciando Goldbod, ha detto che la sua creazione “segnala la nostra disponibilità ad agire con decisione”. La task force, composta da agenti di diverse agenzie di sicurezza e dell’esercito, ha il potere di arrestare e detenere i sospettati ed opera sotto l’ombrello dell’agenzia Ghana gold board, istituita a gennaio, unica entità giuridica autorizzata a gestire tutte le transazioni e le esportazioni di oro estratto nel Paese dalle piccole società minerarie.
Mahama ha detto che, insieme all’agenzia, la task force si impegnerà a frenare la proliferazione delle attività di estrazione illegali e a “smantellare l’economia del mercato nero che ruota attorno all’oro”.
Secondo un recente rapporto pubblicato da Swissaid, il Ghana perde in media circa 11 miliardi di dollari di entrate derivate dell’oro a causa del galamsay.
Il Ghana è tra i principali produttori mondiali di oro e tra i primi in Africa.
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