di: Valentina Milani | 23 Luglio 2025
L’Industrial Projects Service (Ips), ente pubblico etiope specializzato nella progettazione e valutazione tecnica ed economica di iniziative industriali, ha presentato al ministero della Salute e all’Armauer Hansen Research Institute (Ahri) uno studio di fattibilità per la produzione di amido di manioca di grado farmaceutico, aprendo la strada a una possibile svolta per il rafforzamento dell’industria farmaceutica nazionale etiope.
Durante la cerimonia di consegna di cui riferisce l’agenzia di stampa etiope Ena, il direttore generale dell’Ips, Shiferaw Solomon, ha evidenziato il potenziale impatto positivo dell’iniziativa sul sistema sanitario e sull’economia del Paese, a condizione che le istituzioni finanziarie e il settore privato collaborino strettamente con i produttori di farmaci. “Abbiamo investito tempo ed energie in uno studio approfondito e bancabile – ha dichiarato – che rappresenta un contributo significativo per lo sviluppo del comparto farmaceutico”.
Il rapporto ha analizzato vari fattori legati alla produzione di amido per uso farmaceutico, individuando ostacoli critici come le lacune nella catena di approvvigionamento e la necessità di finanziamenti. Secondo Shiferaw, la valorizzazione delle risorse locali, come la manioca, può ridurre la dipendenza da costose importazioni di amido utilizzato nella produzione di medicinali.
La viceministra della Salute, Frehiwot Abebe, ha sottolineato che la produzione locale di input sanitari è un pilastro della strategia nazionale Made in Ethiopia. Negli ultimi tre anni, il settore farmaceutico ha registrato una crescita significativa in termini di investimenti e capacità produttive interne, aprendo prospettive favorevoli per soluzioni autoctone.
La politica sanitaria etiope, orientata per decenni alla prevenzione, ha recentemente ampliato il proprio raggio d’azione includendo trattamenti, cure e produzione farmaceutica locale. Il ministero ha confermato la priorità all’acquisto di farmaci realizzati da aziende nazionali, una scelta che ha portato la quota di mercato della produzione interna dall’8% al 41%, specifica Ena.
Il direttore generale dell’Ahri, Afework Kassu, ha espresso fiducia nella capacità dell’Etiopia non solo di produrre, ma anche di esportare medicinali realizzati a partire dalla manioca e da altri tuberi. L’istituto, con una lunga tradizione nella ricerca clinica, sta ora sviluppando studi scientifici avanzati per valorizzare le risorse locali, anche grazie a una collaborazione con l’Università di Wolaita Sodo per scalare la produzione di amido farmaceutico.
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