di: Valentina Milani | 22 Luglio 2025
L’Etiopia ha prodotto 326.000 tonnellate di miele durante l’anno fiscale etiope 2017 (corrispondente al 2024/25). Lo ha annunciato il ministero dell’Agricoltura, sottolineando l’impatto positivo della modernizzazione dell’apicoltura sulla produttività del settore e attribuendo il risultato all’iniziativa nazionale “Bounty of the Basket” (YeLemat Trufat), promossa dal governo nell’ambito della strategia agricola di sviluppo.
Secondo quanto dichiarato all’agenzia di stampa etiope da Fikru Regasa, viceministro per lo Sviluppo della zootecnia e della pesca, il programma ha giocato un ruolo cruciale nell’incrementare la produzione, ponendo l’accento sull’efficienza e l’introduzione di tecniche moderne. In particolare, sono stati distribuiti 2,6 milioni di arnie moderne, superando ampiamente l’obiettivo iniziale di 2,135 milioni, con l’intento di accompagnare la transizione degli apicoltori dai metodi tradizionali a quelli più sostenibili e redditizi.
“La produzione effettiva ha superato le previsioni – ha spiegato il viceministro – con 326.000 tonnellate prodotte contro le 296.000 pianificate. Ma il risultato più importante è il cambiamento culturale tra i produttori, oggi più attenti alla qualità e alla sostenibilità”. Grazie al suo clima favorevole, alla biodiversità e a una lunga tradizione apistica, l’Etiopia si conferma il primo produttore di miele del continente africano e uno dei primi dieci a livello mondiale.
Lanciato dal Primo ministro Abiy Ahmed, il programma Bounty of the Basket è una strategia agricola integrata che punta a rafforzare la produttività nei settori alimentari e zootecnici chiave – tra cui miele, latte, uova, carne, pesce e pollame – promuovendo l’autosufficienza alimentare, il miglioramento delle condizioni di vita rurali e l’orientamento al mercato attraverso l’innovazione e il trasferimento di conoscenze.
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