di: Valentina Milani | 15 Dicembre 2025
Il Consiglio dei ministri egiziano ha approvato il rilascio di una “golden license” alla società Alamein Silicon Products Company per la realizzazione e la gestione di un impianto per la produzione e la purificazione del silicio nella città di New Alamein, nel governatorato di Matrouh. Lo ha reso noto il governo in una dichiarazione ripresa dal sito di notizie economiche Zawya.
L’autorizzazione consente alla società di procedere con il progetto attraverso un unico permesso. L’impianto sorgerà su un’area di circa 714.000 metri quadrati e, secondo i piani, contribuirà ad aumentare le esportazioni egiziane di silicio fino al 50% della produzione nella prima fase, quota destinata a salire al 60% nella seconda fase, focalizzata sulla produzione di silicio intermedio. Il progetto mira inoltre a favorire la localizzazione delle tecnologie utilizzate nella produzione di silicio metallico tramite forni elettrici e nella lavorazione del silicio intermedio. Il completamento è previsto entro la fine di giugno 2027, con la creazione stimata di circa 250 posti di lavoro diretti e 2.000 indiretti.
Nella stessa seduta, il Consiglio dei ministri ha approvato l’offerta presentata da un consorzio composto da Orascom Construction, dalla francese Engie e dalla giapponese Toyota per lo sviluppo di un progetto eolico da 900 megawatt nell’area di Ras Shukeir. L’esecutivo ha inoltre dato il via libera alla firma di un accordo di acquisto di energia tra la Egyptian Electricity Transmission Company (Eetc) e il consorzio, insieme a un accordo per l’uso dei terreni tra la New and Renewable Energy Authority (Nrea) e gli sviluppatori.
Secondo il governo, l’iniziativa rientra nella strategia nazionale volta ad aumentare la capacità da fonti rinnovabili, soddisfare la crescente domanda di elettricità e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili.
Il Consiglio dei ministri ha infine approvato la proposta presentata dalla norvegese Scatec per la realizzazione di un progetto solare integrato con sistemi di accumulo a batterie, concepito per garantire una produzione continua di energia per 24 ore. Il piano prevede la costruzione di un impianto ibrido con una centrale solare abbinata a sistemi di accumulo per 1.500 megawattora, con una capacità di 1,7 gigawatt in corrente alternata e una produzione costante di 100 megawatt. Il progetto include anche una linea di interconnessione a 500 chilovolt, una sottostazione da 600 MVA e ulteriori sistemi di accumulo ad Abu Qir e Naga Hammadi, rispettivamente da 1.435 e 1.000 megawattora.
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