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Egitto: presto la nuova Borsa nazionale delle materie prime

di: Valentina Milani | 22 Luglio 2025

L’Egitto lancerà una nuova Borsa nazionale delle materie prime con l’obiettivo di regolare le importazioni e le esportazioni di beni agricoli essenziali, stabilizzare i prezzi interni e garantire un approvvigionamento costante. Lo ha annunciato la presidenza egiziana.

La piattaforma, in cui l’ente Future of Egypt for Sustainable Development, legato all’esercito, detiene la quota di maggioranza, agirà da “valvola di sicurezza” per i mercati locali, bilanciando gli interessi di produttori e consumatori. La dichiarazione, precisa Reuters, è seguita a un incontro tra il presidente Abdel Fattah al-Sisi, il primo ministro Mostafa Madbouly, i ministri dell’Agricoltura e della Fornitura, e i rappresentanti di Future of Egypt.

Secondo quanto comunicato, sono già iniziate le procedure per la registrazione degli esportatori e importatori privati, mentre è in fase di elaborazione un disegno di legge per regolare il funzionamento della Borsa. Due operatori commerciali citati da Reuters hanno riferito di non essere stati ancora contattati per la registrazione. La presidenza non ha specificato quali prodotti saranno scambiati attraverso la nuova piattaforma, ma un annuncio preliminare diffuso a marzo indicava che l’iniziativa riguarderà colture, alimenti trasformati, mangimi, fertilizzanti, pesticidi e medicinali veterinari.

L’iniziativa arriva in un momento di forte contrazione delle importazioni di grano da parte del Paese, a seguito della riorganizzazione del sistema di approvvigionamento. Secondo dati commerciali analizzati da Reuters, le importazioni di grano nei primi sei mesi del 2025 sono calate di oltre il 27% su base annua, attestandosi a circa 5,2 milioni di tonnellate. La quota del governo in queste importazioni è scesa di oltre il 57%, a 1,5 milioni di tonnellate.

L’Egitto è tra i maggiori importatori di grano al mondo, essenziale sia per il programma di pane sovvenzionato sia per l’industria molitoria privata.

Secondo la presidenza, il governo ha firmato contratti per l’acquisto di 3,4 milioni di tonnellate di grano, 192.000 tonnellate di oli vegetali grezzi, 4.000 tonnellate di pollame congelato e 6.000 tonnellate di carne congelata, senza però specificare tempi di consegna o dettagli contrattuali.

Future of Egypt ha assunto il controllo delle operazioni di approvvigionamento delle materie prime nel tardo 2024, subentrando alla General Authority for Supply Commodities, in un contesto di crescente controllo dell’economia da parte delle forze armate. Tuttavia, la fase iniziale è stata segnata da difficoltà operative: diversi trader avevano denunciato l’assenza di requisiti fondamentali e un’eccessiva dipendenza da intermediari, nonostante alcuni accordi diretti con fornitori internazionali.

Reuters riferisce che l’ente ha fatto sapere di essere al lavoro per costruire posizioni d’acquisto differite che consentano un flusso costante di beni strategici. Il mese scorso, il Primo ministro Madbouly ha dichiarato che l’Egitto dispone di riserve strategiche di grano e altre materie prime sufficienti per oltre sei mesi.

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