di: Redazione | 18 Novembre 2025
“Oggi, il vero cambiamento sociale ed economico prende forma quando ecosistemi diversi – pubblici, privati, accademici, di ricerca e basati sulla comunità – si uniscono, collaborano e contribuiscono a plasmare una nuova mentalità, soprattutto tra i giovani innovatori”: a dirlo è Biagio Di Terlizzi, direttore del Ciheam di Bari, spiegando il perché della Conferenza Internazionale, che, con il tema “Collegando gli ecosistemi dell’innovazione, rafforzare il cambiamento attraverso il partenariato internazionali”, aprirà il pomeriggio del 25 novembre la Mediterranean Innovation Agrifood Week (Mia) che si concluderà il 28 novembre, dopo quattro giorni di incontri e confronti tra aziende, istituzioni, start up, finanziatori e innovatori.
La conferenza di apertura vuole esplorare come le partnership internazionali possano promuovere un’innovazione inclusiva e sostenibile in Africa e nel Mediterraneo, responsabilizzando una generazione crescente di menti giovani, istruite e imprenditoriali: un vivace laboratorio (hub) di creatività e soluzioni radicate a livello locale per le sfide globali.
Il confronto vedrà la partecipazione del ministro dell’Agricoltura della Palestina, Rezq Salimia, di Ibrahim Assane Mayaki, Chief Executive Officer dell’African Union Development Agency (Auda-Nepad), di Ahmad Muhtar della Fao, di Nienke Buisman della Commissione Europea, ma anche di rappresentanti di Ilo, Oecd, Unido e Bioversity.
La discussione vuole evidenziare come la collaborazione transfrontaliera possa rafforzare gli ecosistemi locali, sbloccare la condivisione delle conoscenze e consentire alle comunità e ai giovani di guidare il proprio percorso verso il cambiamento. Ripensando la cooperazione come un processo di co-creazione e innovazione aperta, la sessione invita i partecipanti a esplorare nuovi modelli di partnership, in cui l’innovazione diventa una forza di trasformazione veramente globale e interconnessa, con un’attenzione particolare al settore agroalimentare.
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